Siamo nel 2065: la Terra è stata distrutta dalle guerre nucleari, che hanno visto le forze americane contrapporsi a quelle cinesi. I sopravvissuti inviano flotte di navi fino ai confini della galassia nella speranza di trovare un nuovo mondo da colonizzare. Dopo sette anni di viaggio, l’equipaggio della nave spaziale Pegasus è a un passo dalla sua destinazione: un pianeta che potrebbe risultare abitabile.
Ma un imprevisto spezza la tranquilla routine e gli equilibri del gruppo: viene segnalato un codice arancione, una nave abbandonata. Così vicini a completare la loro missione, i membri dell’equipaggio si renderanno conto di dover combattere sia per la loro sopravvivenza che per quella della razza umana.
The Last Scout è un film pieno di difetti, che passa da un montaggio efficace e ricco di suspense a momenti in cui la macchina da presa indugia troppo sul già visto facendo calare ogni tensione.
Gli effetti speciali sono poco credibili e rendono bidimensionale e irreale tutto il contesto. Eppure sono proprio questi difetti a diventare pregi, rendendo questo film, così simile a una produzione minore televisiva a basso budget, un prodotto abbastanza imprevedibile e dalla singolare atmosfera. L'unica bambina che abita la nave cincischia con la forchetta nel piatto pieno di proteine e carboidrati grezzi (?), nei momenti di ozio i maschi dell'equipaggio si godono i classici dei film dell'orrore come Lo Squalo e La Notte dei Morti Viventi. Particolari che danno un certo carattere al film, che resta però un prodotto apprezzabile solo dagli appassionati dello sci-fi a tutti i costi, alla ricerca di qualcosa che ricordi vagamente il contesto di Elysium.
Simon Phillips è al suo secondo lungometraggio come regista, dopo Riot (2012) e dopo una carriera come attore: anche in The Last Scout - L'ultima Missione veste il ruolo di uno dei protagonisti, Pete. Nel contesto claustrofobico, alienante e squinternato della nave spaziale - in cui l'ossigeno potrebbe mancare da un momento all'altro, un membro dell'equipaggio parla quotidianamente con l'apparizione della moglie, un altro si inietta segretamente sul collo una sostanza e le ragazze del gruppo, in mutande nella loro cuccetta si scambiano confidenze amorose - appare perfettamente insediato l'attore Peter Woodward, dalla mimica perennemente stravolta.
Apprezzabile anche l'idea che, nonostante la Terra sia stata distrutta da una guerra, il clima di odio di parte e i pregiudizi sugli avversari perdurino anche nello spazio intergalattico e a un passo dalla totale estinzione. Il film ha lanciato una campagna Kickstarter pochi anni fa per raccogliere ulteriori fondi per completare il lavoro sugli effetti visivi, visto che il budget era finito. Kickstarter ha rivelato che la Pegasus, l'astronave del film, è ispirata alle navi viste in Prometheus, Firefly e Battlestar Galactica.
Genere: fantascienza
Titolo originale: The Last Scout
Paese/Anno: USA; 2017
Regia: Simon Phillips
Sceneggiatura: Paul Tanter
Fotografia: Paul Salmons
Montaggio: Richard Colton
Interpreti: Blaine Gray, Simon Phillips, Rebecca Ferdinando, Deji LaRay, Rita Ramnani, Paul Thomas Arnold, Peter Woodward, Mercedes Synodis, Kevin Chua, John Chang, Chris Rymer, Petra Bryant
Colonna sonora: Darren Morze