Antoine (Arnaud Ducret) divide la casa con il suo migliore amico Thomas: single convinti, si danno ai bagordi e alla bella vita. Quando, per motivi di lavoro, Thomas si deve trasferire a Los Angeles, trova all'amico un sostituto di sesso femminile. Alta, bella e dagli occhi azzurri: Jeanne. Antoine, dongiovanni da sbaraglio, pensa subito a come conquistarla; ma Thomas ha omesso un particolare alquanto importante: Jeanne (Louise Bourgoin) ha due figli. Antoine verrà così catapultato nella vita di questa famiglia. Ispirato a un'esperienza biografica del regista Emmanuel Gillibert (una coinquilina con due figli), Famiglia allargata è una commedia attuale e fresca che ben descrive, in maniera divertente, una situazione quotidiana in cui tutti ci potremmo immedesimare. Antoine, convinto single, egocentrico, misogeno e bambinone, si ritrova improvvisamente con una famiglia felice tra le mura di casa. Jeanne, da parte sua, è appena uscita da un matrimonio che l'asfissiava. Ora deve dedicarsi completamente ai figli, che non le permettono di tirar fuori la sua vera natura. Questo incontro sarà inizialmente uno shock, nonché l'inizio di tutta la serie di gag e battute che rendono questa commedia parecchio divertente. Il bambinone Antoine, che litiga e fa dispetti allo stesso livello dei bambini, diventerà adulto e maturo proprio grazie alla vicinanza dei bimbi. Così come Jeanne troverà una parte ormai sopita di sé stessa, più giovane e spensierata, grazie al festaiolo Antoine. Un bel ritratto della quotidianità, raccontata con ironia e leggerezza, sopra un sostrato realistico che fa riflettere. Il tutto va però a scemare in un finale un po' insipido e scontato, che vuole prendere in giro le solite commedie americane – il protagonista che corre all'aeroporto - , ma che scade nella scontatezza dell'happy ending di genere. Un perfetto Arnaud Ducret è il filo trainante di una commedia genuina, un po' "vecchio stile" e un po' slap-stick, mixata con tematiche attuali e contemporanee. Il tutto reso omogeneo dalla regia di Emmanuel Gilbert.