Prendete due ragazze decisamente normali, che si scoprono essere un po’ alla Thelma e Louise; un gruppo di spie molto, ma molto cattive; un oggetto misterioso che si cela all’interno del premio per il secondo classificato al torneo di fantacalcio. Aggiungete una serie di situazioni paradossali ad alto contenuto adrenalinico, un po' di comico e una spietata ginnasta russa che tortura e uccide ma che si commuove al pensiero di Bobik, l’unica vera sua amica, ossia una trave di equilibrio. Miscelate il tutto e poi servite subito: ne verrà fuori un film piacevolmente squinternato che vi farà trascorrere due ore nelle quali, tanto più le situazioni appaiono irreali, tanto più ci si lascerà andare alla risata. Prodotto, fra gli altri, da Ron Howard, Il tuo ex non muore mai (brutto titolo italiano dell’originale Spy Who Dumped Me) diretto da Susanna Fogel e sceneggiato dalla stessa e da David Iserson, è tutto questo. Action comedy, spionaggio, parodia, thriller. Un inno all’amicizia fra la depressa Audrey (Mila Kunis) e l'esuberante Morgan (Kate McKinnon) che, loro malgrado, si ritrovano invischiate in una tremenda cospirazione internazionale. Circondate da una serie di personaggi che sono esattamente il contrario di quello che vorrebbero apparire, salvo poi tornare a essere effettivamente ciò che noi crediamo essi siano. Personaggi e situazioni volutamente portati all’eccesso. Sin dalle scene iniziali in cui Drew, l’ex fidanzato di Audrey nonché spia in trasferta (Justin Theroux), fa fuori a colpi di pistola una decina di nemici ma poi, fuggendo, abbatte a calci una ringhiera di un balcone e si lancia nel vuoto da trenta metri atterrando, illeso, sul tetto di un camion di passaggio. Quando Drew farà irruzione nell’appartamento di Audrey e verrà colpito dalle pallottole dei suoi inseguitori, le due ragazze saranno obbligate a entrare in azione per cercare di portare a termine la missione dell’ex di Audrey, oltre che tentare di salvare la pelle. Una spy story molto alla 007 ma che non si prende sul serio e mette insieme la vita normale, un po’ monotona, di due trentenni che si arrabattano fra lavori frustranti e amori altrettanto avvilenti; desiderose di trasgredire e di lasciarsi alle spalle la deludente routine quotidiana. Ce la faranno unendo i propri caratteri, solo apparentemente opposti. Riusciranno a dimostrare che le sfide, per quanto impossibili, valgono la pena di essere affrontate perché, ogni tanto, si può anche vincere e, soprattutto, scoprire aspetti di se stessi che non si pensava di possedere. Il tuo ex non muore mai molto probabilmente non entrerà a far parte della storia del cinema, ma di sicuro può rappresentare un buon antidoto alla noia di certe lunghe e afose giornate estive.