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The Wife - Vivere nell'ombra

22/09/2018 11:00

Andrea Desideri

Recensione Film,

The Wife - Vivere nell'ombra

Una protagonista femminile schiacciata dal pregiudizio e dalla morale collettiva

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La forza delle donne nella società contemporanea; sullo sfondo l’America, la cultura e la spocchia degli intellettuali. Questo racconta The Wife - Vivere nell'ombra, opera cinematografica di Bjorn Runge, che fra la Svezia e gli Stati Uniti mostra l’abnegazione di Joan Castleman verso il proprio marito e la sua carriera letteraria. Non sempre i sacrifici fatti per amore portano a qualcosa di costruttivo, specialmente se sfociano in un totale annientamento della personalità. Joan ha trascorso buona parte della propria vita coniugale a far da spalla al coniuge, Joe Castleman, uno dei più illustri romanzieri americani. Una storia d’amore fatta di privazioni, intrighi e mezze verità che portano la donna all’esasperazione: l’insofferenza culmina a Stoccolma, durante la cerimonia per la consegna del Nobel per la letteratura al marito. Dinnanzi all’ennesima sequela di vessazioni gratuite da parte del consorte, Joan sceglie di cambiare atteggiamento trasformando un viaggio di piacere in una via crucis sentimentale.


L’ultimo lavoro di Bjorn Runge, che torna in sala a distanza di sette anni, mostra una protagonista femminile risoluta sebbene in parte schiacciata dal pregiudizio e dalla morale collettiva che vuole le donne costantemente subalterne agli uomini. Il regista svedese, però, restringe il campo al mondo dell’editoria e della cultura. Quasi una scelta provocatoria: laddove circolano letterati e intellettuali non è detto che ci sia sempre, e necessariamente, un atteggiamento virtuoso. Tutt’altro, più si eleva il contesto socio culturale e più si abbassano i livelli di sopportazione: almeno da parte di Joan, talentuosa scrittrice, costretta a subire le angherie del proprio partner, romanziere americano dall’indiscusso charme. Un rapporto iniziato sotto i migliori auspici è destinato a terminare in una valle di lacrime: silenzi, tradimenti e sevizie. Emerge come sia possibile ridurre qualcuno a una nullità, pur senza ricorrere alla violenza fisica. Esiste una violenza psicologica che, soprattutto negli anni Sessanta, ha plasmato l’America e il mondo globalizzato.


Viene raccontato il fenomeno del ghost writing, che trasforma potenziali scrittori in meri esecutori di manoscritti, senza riconoscimenti né apparenti meriti: nel mondo delle donne, a questo si aggiungono disparità salariali e competenze sottovalutate. Tutto è narrato con un occhio sferzante e provocatorio. Glenn Close, sei volte candidata all’Oscar, è la perfetta protagonista: con la sua sfrontatezza e una forte presenza scenica, riesce a rappresentare il cambio di personalità che contraddistingue il suo personaggio. Siamo di fronte a un’opera che potrebbe definirsi drammatica, sebbene non manchi black humor e un po’ di dramedy. The Wife - Vivere nell'ombra è una commedia dal risvolto amaro, che permette più di qualche riflessione.


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