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City of Lies - L'ora della verità

18/12/2018 11:00

Roberto Semprebene

Recensione Film,

City of Lies - L'ora della verità

City of Lies: un film difficile che non decolla mai

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Tupac Shakur e The Notorious B.I.G. sono nomi importanti per la storia del rap, accomunati dal successo, ma anche dalla cronaca nera delle loro morti e del filo che le ha legate. La scomparsa dei due rapper - quella del primo avvenuta a Las Vegas il 13 settembre del 1996, quella del secondo a West Hollywood il 9 marzo del 1997 - sono l’ossessione di Russell Poole (Johnny Depp), ex-detective realmente esistito, che ha dedicato la sua vita ai due casi mai risolti, perdendo il proprio posto in polizia e inimicandosi il proprio dipartimento per una serie di accuse lanciate ad esponenti del dipartimento. Jack Jackson (Forrest Whitaker) è un fittizio reporter dell'ABC, il cui unico momento di notorietà è legato al caso. In City of Lies - L'ora della verità questi due personaggi conducono insieme una nuova indagine, convinti di poter provare che dietro i due omicidi si celi un pesante caso di corruzione per la polizia di Los Angeles.


Nella cronaca reale dei fatti, Poole accusò l'agente di polizia David Mack e Amir Muhammad, collegandoli alla Death Row Records, al produttore Marion "Suge" Knight e ad alcuni gangster che dalle sue indagini risultavano coperti da una parte del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Il caso fu, a giudizio di Poole, insabbiato e questo portò il detective a dare le proprie dimissioni, entrando in depressione al punto da tentare il suicidio, per poi scrivere un libro che ricostruiva le sue indagini e le sue teorie. In City of Lies - L'ora della verità il regista Brad Furman ha ripreso le vicende di Poole, partendo da un altro libro, Labyrinth di Randall Sullivan, che del caso Poole recupera le basi di una denuncia della corruzione nel sistema di Los Angeles, la City of Lies che dà appunto titolo al film.


Se le premesse narrative sembrano più che sufficienti per raccontare qualcosa di interessante, il risultato ottenuto da City of Lies - L'ora della verità è un poliziesco con il sapore e la volontà del film di denuncia, senza il mordente del primo e senza le basi documentarie del secondo. La mancanza di basi solide dalle quali partire, così come il non sfruttamento – forse per assenza di licenze – della musica delle due star, si accompagna a una costruzione alternata fra presente e passato che risulta spesso di difficile interpretazione. Il film sembra scritto, diretto e recitato in sordina, quasi come nessuno fosse stato davvero interessato a realizzarlo e ci si sia cimentato perché in qualche modo obbligato a farlo.


La mancanza di ritmo lede il piacere della fruizione; la scrittura è debole e impoverisce l’esperienza dello spettatore. Due attori come Johnny Depp e Forrest Whitaker non sono sufficienti a dare profondità e credibilità a una storia claudicante e povera, specie se nessuno dei due sembra credere abbastanza al proprio personaggio; nel complesso, Depp appare sottotono e Whitaker sopra le righe.


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