Dopo il franco belga Asterix e il Regno degli dei del 2014, primo lavoro realizzato in 3D basato sull'omonimo fumetto di Asterix, il cui soggetto è il celebre albo del 1971, il diciassettesimo della serie, ecco arrivare Asterix e il Segreto della Pozione Magica, sempre per la regia del rodato binomio Louis Clichy e Alexandre Astier. Se il film del 2014 si svolgeva a porte chiuse, tutto accadeva nei pressi del villaggio, nel caso di Asterix e il Segreto della Pozione Magica i protagonisti vivono un'avventura che li porta in giro per tutta la Gallia. La nuova storia mette in luce varie questioni: la trasmissione del sapere e l'interrogativo se condividere o meno la formula e il potere di un'arma potente. Se tutti ne potessero fare uso, come ad esempio di una bomba nucleare, cosa accadrebbe? Come mai la pozione magica è stata utilizzata sempre e solo nel villaggio di Aserix e non in tutta la Gallia? I registi sono partiti da queste domande per raccontare una storia avventurosa, tenera e divertente, piena di ritmo musicale e brio, che però si concede un pizzico di dramma. Non per nulla il personaggio del cattivo, Sulfurix, non è particolarmente buffo bensì pericoloso, intelligente e davvero cattivo. Anche se adotta un cucciolo di cinghiale.
La storia racconta le insicurezze del buon druido Panoramix, che sente di star invecchiando. La caduta accidentale dal ramo di un albero lo mette in allarme, facendogli dubitare delle sue abilità e spingendolo alla decisione di nominare un erede a cui tramandare il segreto della sua celebre pozione magica. L'erede sarà scelto fra i giovani druidi maschi più dotati e promettenti del regno, essendo i segreti magici severamente vietati allo sguardo femminile, anche se è proprio una bambina ad essere la compagna più curiosa, coraggiosa e fedele delle disavventure dei nostri eroi.
Asterix e il Segreto della Pozione Magica è una storia originale, a differenza del primo film Asterix e il Regno degli dei, che fu un adattamento. Ciò implica anche che il soggetto dell'ultimo film abbia posto qualche difficoltà , poiché per la prima volta si esce dagli elementi immutabili che caratterizzano Asterix e se ne aggiungono di nuovi.
Nel film gli attori registrano la loro voce prima di passare all'animazione, quindi all'inizio senza immagine, in modo che gli interpreti si possano completamente calare nei loro personaggi, il che si differenzia diametralmente dal metodo utilizzato nei film d'animazione americani.
Asterix e il Segreto della Pozione Magica è un film ritmato, allegro, perfetto per i piccoli ma anche per i grandi affezionati alla creazione di quei personaggi che presero vita alla fine degli anni Cinquanta grazie all'opera di René Goscinny e Albert Uderzo.