Ben (Jonathan Cohen) e Marion (Camille Chamoux), dopo aver chattato su Tinder, si incontrano: chiacchierano, ridono, si piacciono e decidono di partire per le vacanze insieme. Accantonando i loro precedenti programmi, si incontreranno a metà strada, geograficamente parlando: in Bulgaria. Parenti e amici cercano di dissuaderli. Non si conoscono per niente, potrebbero essere incompatibili. Ed il bello della frizzante commedia del francese Patrick Cassir, alla sua opera prima, è che i due protagonisti lo sono per davvero, incompatibili. Ben è prudente, prevedibile, ama le comodità . Camille è avventurosa e intraprendente. La prima vacanza non si scorda mai mette insieme una serie di situazioni esilaranti e grottesche che chiunque abbia avuto qualche esperienza di vita di coppia conosce bene: letti comodi o ostelli hippy; andare alla toilette silenziosamente per non fare figuracce; cibo locale o buffet nel grande hotel; piscine affollate oppure acque deserte? La commedia di Patrick Cassir fotografa un modo ormai consolidato di conoscersi e ironizza sulle diversità , ponendo i due amanti in un terra di mezzo, una terra di nessuno, che è la poco turistica Bulgaria ma che in realtà rappresenta la sconosciuta landa dei sentimenti. Proprio lì i due ragazzi si devono incontrare, a metà strada tra i gusti di uno e le abitudini dell'altro, accettando quel che non piace e scoprendo altre cose che pensavano non piacessero e invece... Metafora sull'amore, che è conoscenza dell'altro ma anche scoperta profonda di se stessi, La prima vacanza non si scorda mai è una commedia che fa ridere e riflettere sui sentimenti. Se l'amore è un viaggio, e come tale sempre imprevisto e avventuroso, si viaggia solo per il piacere più banale o anche per scoprire e imparare a superare limiti e paure? I nostri Ben e Marion riusciranno a restare insieme nonostante tutto, o forse no. L'attrice Camille Chamoux, che interpreta la protagonista Marion, ha collaborato alla sceneggiatura insieme al regista, della quale è partner anche nella vita. E nel film questo doppio punto di vista, maschile e femminile, sembra determinante per definire l'equilibrio della storia. Il bilancio è più che positivo, pur con qualche punta di malinconia quando il destino delle coppie sembra essere l'ineluttabile litigio o quando il film prende la piega del prevedibile.