Eva Collé è una ragazza italiana di poco più di vent’anni che inizia a scrivere il suo diario quando è solo una bambina. Vive in un mondo familiare quasi esclusivamente maschile e le piace poter condividere i suoi pensieri con un’amica del suo stesso sesso, proprio attraverso questo diario. L’idea della condivisione delle proprie esperienze e riflessioni diventa più ampia quando scopre il blog, che le permette una diffusione su larga scala e una visibilità immediata. Forse Eva ha bisogno di essere vista ed essere ascoltata per ricomporre la sua identità e mettere insieme tutti i frammenti della sua vita? Nel documentario Searching Eva, diretto dalla regista tedesca Pia Hellenthal, infatti, momenti della vita di Eva si alternano a dichiarazioni, confessioni e alle domande dei suoi tanti follower che compaiono, con insistenza, su uno schermo nero. Il passato della protagonista è a tinte fosche. La sua è sempre stata una vita al limite – genitori tossicodipendenti, continui traslochi e cambiamenti – per cui scrivere e raccontare diventa una necessità per stare meglio e guardarsi dal di fuori. Ma quello che la regista vuole mettere in scena, attraverso le immagini e le dichiarazioni di Eva, che scardinano ogni tabù e cercano di porsi al di fuori di ogni linea narrativa classica e di sfidare la morale comune, è una ricerca del concetto di identità . Cosa ci si aspetta che una ragazza di vent’anni sia? Quali sono gli stereotipi e i cliché sui quali si basa la conoscenza e l’immagine della personale identità di qualcuno? Eva, che vive sui social la sua intimità priva di senso della privacy, ed è una sex worker, una performer e una modella, si vuole tagliare fuori da questi schemi. Searching Eva è un documentario che indaga l’identità della protagonista, mostrando anche quello che non si è soliti mostrare. Più insegue l’immagine di Eva e più questa immagine si sgretola, cambia e assume nuove forme. Forse Eva rappresenta il futuro delle nostre identità , che saranno sempre più liquide ed indefinibili, operazione chirurgica necessaria per uscire da modelli antichi, imposti, desueti, che più non ci corrispondono? Lungometraggio d’esordio di Pia Hellenthal, scritto da lei insieme a Giorgia Malatrasi, Searching Eva è una finestra aperta, o meglio, un buco della serratura, dal quale guardare senza pregiudizi, il volto, la voce e le forme, di una ragazza alla ricerca di se stessa. Si troverà un mondo che ricorda quello di Alice nel paese delle Meraviglie, dove quello che appare piccolo è invece grande e viceversa, in una confusione di forme e significati in cui perdersi e forse trovare anche qualcosa di se stessi.