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Frida - Viva la vida

25/11/2019 12:00

Marcello Perucca

Recensione Film,

Frida - Viva la vida

Frida fu una donna forte, che riuscì a superare le avversità della vita

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Presentato al 37° Torino Film Festival, esce nelle sale l’interessante documentario di Giovanni Troilo Frida - Viva la vida, sulla importante figura della pittrice messicana. Frida fu una donna forte, che riuscì a superare le avversità della vita che la fecero soffrire sia fisicamente sia psicologicamente. Nata a Coyoacán nel 1907 da una famiglia benestante, di origini in parte messicane in parte indie, all’età di diciotto anni fu vittima di un gravissimo incidente stradale che le procurò per tutto il resto della sua breve vita (morì a soli 47 anni), enormi problemi alla colonna vertebrale, spezzata in più punti, e alle gambe. E che la condussero, un anno prima della morte, all’amputazione di un piede. Costretta, dopo l’incidente, a lunghissimi periodi di solitudine chiusa in casa e costretta a letto, Frida iniziò a dedicarsi alla pittura che ben presto divenne il principale scopo della sua esistenza.


La personalità forte della pittrice e la sua vita sono raccontate nel film di Troilo con l’ausilio delle testimonianze di vari studiosi ed esperti, fra i quali Hilda Trujillo, direttrice del Museo Frida Kahlo di Città del Messico; Carlos Phillips, amministratore delegato del Museo Frida Kahlo e Cristina Kahlo, pronipote della stessa pittrice. Ne nasce una narrazione che analizza i dipinti più famosi dell’artista e l’amore con il grande pittore Diego Rivera, una storia tormentata e costellata di vari tradimenti da entrambe le parti. Interessantissime immagini di repertorio contribuiscono a ricreare il clima dell’epoca in cui la pittrice visse e operò e nella quale riuscì a emergere e ad affermarsi, come artista ma, soprattutto, come donna forte, emancipata, con chiare convinzioni politiche che la portarono ad abbracciare l’ideale comunista. Ma, come viene chiaramente detto nel film, nonostante Frida fosse diventata un’icona del femminismo, lei - di fatto - non lo era. O per lo meno non lo era coscientemente. Era semplicemente una donna che dovette sempre lottare contro le varie difficoltà che la vita le imponeva. E nei suoi quadri, che molti consideravano surrealisti, rappresentativi dei suoi sogni, in realtà non veniva rappresentato altro che la realtà, complessa, della pittrice: i suoi amori, le sue sofferenze, i ripetuti aborti che le impedirono di avere figli.


Frida - Viva la vida è un film che restituisce la vera essenza di questo grande personaggio rappresentato, in alcuni intermezzi, da due attrici che mettono in scena la parte più intima e nascosta della pittrice, mentre diversi brani tratti dai diari di Frida sono recitati da Asia Argento. La bella colonna sonora di Remo Anzovino contribuisce, inoltre, alla riuscita del film che si chiude sull’immagine dell’ultimo dipinto realizzato prima di morire: una natura morta con fette di angurie recanti la scritta “Viva la Vida” incisa sulla polpa, rossa come il sangue e come la passione che ha accompagnato per tutta la sua difficile esistenza questa grande donna.


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