Esistono centinaia di confini a segnare la vita degli uomini. Tracciati invisibili che distinguono il bene dal male, la vita dalla morte, il reale dall'immaginario. E se si potessero superare questi muri, fisicamente, cosa potrebbe accadere? Proprio sulla scia di questo interrogativo prende corpo la trama di una bellissima favola fantasy. In un’Inghilterra magica e senza tempo, un giovane garzone,Tristan Thorn, s'innamora della bella e glaciale Victoria, già promessa sposa ad un ricco pretendente. Per conquistare il suo algido cuore, il giovane promette di portarle in dono la stella cadente che ha solcato il cielo durante il loro primo appuntamento. Se riuscirà nel suo obiettivo entro sette giorni, Tristan potrà averla in sposa. La corsa contro il tempo del giovane garzone sarà ricca di ostacoli dall'inizio alla fine. Il primo sarà proprio un gigantesco muro che il giovane dovrà superare: una muraglia che segna il confine della placida contea di Wall in cui Tristan ha vissuto per diciotto anni, sorvegliata da uno scaltro guardiano, al di là della quale si apre il magico mondo di Stormhold. È proprio superando questo confine che l'avventura del giovane comincerà , fra streghe malvagie e bellissime (una perfida e stupenda Michelle Pfeiffer), pirati eccentrici dai nomi insoliti (tra cui un brillante Robert De Niro) e stelle cadenti che illuminano il cuore. È la storia di un viaggio le cui tappe non segnano semplicemente il superamento dei confini, ma anche quello dei propri limiti e delle proprie paure. Tristan comincia la sua avventura oltre il muro indossando i panni di un ragazzo timido e impacciato e finisce col diventare un uomo. Nato dalla penna di Neil Gaiman, Stardust è un film per tutte le età che intreccia i fili della commedia a quelli dell'avventura, incantando il pubblico e offrendogli l’occasione di passare due ore piacevoli dall'altra parte del muro. Compagna fedele dell'intero film è la colonna sonora, composta da Ilan Eshkeri, che non lascia scoperto quasi nessun fotogramma col suo ritmo incessante e suggerisce l'idea di una vera e propria cavalcata sulle ali dell'immaginazione. Matthew Vaughn gioca continuamente sul passaggio da un mondo all'altro, solcando i cieli di Wall e Stormhold con continue riprese panoramiche. Tutto in questo film ben costruito è in corsa, dai personaggi alle immagini e alle musiche ed ogni cosa sembra suggerire la corsa d'una luminosa stella cadente che mozza il fiato.