“A bordo” di una tartaruga di mare intraprendiamo il meraviglioso e millenario viaggio alla scoperta delle profondità marine, un ecosistema in armonia, dove si è prede e predatori, per guardare nell'occhio della balena, ammirare la danza dei leoni marini, la dolcezza dei lamantini o assistere alle straordinarie evoluzioni dei delfini. La poesia della natura, un'emozione da vivere in 3D. Raccontato in Italia da Aldo, Giovanni e Giacomo, Oceani 3D è una pellicola ricca di meraviglie, creature di straordinaria bellezza che nuotano in acque mozzafiato. Lo spettatore, grazie al 3D, è immerso completamente nel millenario viaggio della tartaruga che, dalla nascita, intraprende la rotta degli antenati per deporre le uova, incontrando specie rare e incantevoli, insidie e difficoltà. L'umanità con cui vengono presentati pesci e mammiferi emoziona profondamente: vediamo la piccola tartaruga nascondersi dagli squali, la balena madre spingere il proprio figlio verso la superficie per insegnargli a respirare, lamantini amarsi e delfini e leoni marini giocare. Non è presente qui l'uomo, l'uomo che ha distrutto l'armonia, il motivo per cui la maggior parte delle creature incontrate lungo il viaggio sono in estinzione. Esse vengono mostrate così da vicino da conoscerne le sfumature, le capacità, gli istinti e poi – ottima qui la scelta dei Mantello Bros – inserite nei titoli di coda bollati con il marchio “a rischio d'estinzione”. Sono loro gli attori che rischiano la vita, persino la tartaruga di mare, prima attrice su tutti. L'occhio del capodoglio, gigante di mare, viene ripetutamente inquadrato, come a coglierne l'emozione, quasi che i due registi vogliano dimostrare che quello sguardo antico è molto più che cibo in scatola. L'edizione italiana con Aldo, Giovanni e Giacomo nel grembo della tartaruga, risulta a tratti invadente: il racconto originale, dei Mantello, adattato alla comicità dei tre dal team di Pino Insegno, probabilmente per attirare un pubblico più giovane, è, per quanto istruttivo, troppo presente e poco spontaneo. Basta tuttavia aprire gli occhi e intraprendere, seduti in poltrona, il primo viaggio 3D subacqueo!