La vita matrimoniale è un incrociarsi continuo di gioie e dolori. Lo sanno bene Phil e Claire Foster che degli imprevisti hanno fatto la loro routine. Due lavori, due figli, due vite: pur di non trascinarsi piattamente giorno per giorno, cercano di ritrovare se stessi una volta a settimana, in quella uscita romantica studiata solo per loro due. Ma quando alcuni dei loro amici iniziano a parlare di separazione, di convivenza senza emozioni, i Foster cercano di correre ai ripari passando una notte in città. A Manhattan li attendono follia, divertimento e lusso, ma anche caos e file chilometriche per entrare nei locali alla moda. Così i Foster si trasformano nei Tripplehorn, approfittando della loro prenotazione non riscossa, pronti a viversi una notte di sentimentali follie da primo appuntamento in centro. All’improvviso i due coniugi di provincia, la cui scossa più grande è sopportare l’esuberanza di due figli piccoli, si ritrovano, solo per aver “rubato” una prenotazione, nei panni di una coppia di malviventi. E sì, perché i Tripplehorn sono in realtà un bizzarro spacciatore, James Franco, ed una nevrotica spogliarellista, Mila Kunis, che hanno sottratto una chiavetta usb ad uno dei più pericolosi boss della mafia, quel Joe Miletto che si nasconde dietro le fattezze del sempre impeccabile Ray Liotta. E da romantica la notte si trasforma in caotica, in folle, appunto. Inseguiti da due malviventi, impossibilitati a chiedere aiuto alla polizia, agghindati nel migliore dei modi e persi in una città che non appartiene loro, i Foster si ritrovano improvvisamente catapultati all’interno del più eccentrico action movie, tutto esagerazioni e situazioni surreali. Perché chi, in un momento di panico, non si rivolgerebbe ad un aitante (ed eternamente a petto nudo) Mark Wahlberg? E ritrovarsi inseguiti da un gran numero di volanti della polizia mentre si è incastrati frontalmente con un taxi? Eppure se tutto ciò accade a due persone come Tina Fey e Steve Carell tutto ciò non sembra per niente surreale. Seppur esagerate le situazioni si mimetizzano perfettamente con l’estro dei due attori, da cui è impossibile non aspettarsi atteggiamenti strampalati ed assolutamente divertenti. Perfetti nel ruolo della coppia sposata, credibili fin nel più piccolo particolare, le due star riescono facilmente a passare dall’assurdità alla razionalità senza creare scompensi di senso, senza alterare lo spirito della pellicola. Un particolare dovuto soprattutto alle loro capacità interpretative e di improvvisazione che arricchiscono una sceneggiatura che, seppur divertente e ben costruita, non regala altissimi momenti di ilarità narrativa. Abbandonate le commedie per tutta la famiglia, come Una notte al museo e Una scatenata dozzina, Shawn Levi si immerge per la prima volta in un film più adulto riuscendo a costruire una pellicola spensierata e piacevole.