
Il dottor Burke (Aaron Eckhart) è uno psicoterapeuta esperto in elaborazione del lutto. In seguito alla morte della moglie, scrive un libro che fa di lui un punto di riferimento mediale per chiunque abbia bisogno di superare una perdita. Durante un seminario a Seattle incontra Eloise (Jennifer Aniston), una fioraia appena uscita dall’ennesima delusione sentimentale, decisa a chiudere definitivamente con gli uomini. Qualcosa di speciale nasce subito tra i due nel momento più sbagliato delle loro vite. Eloise capisce che dietro il sorriso di Burke ci sono però delle sofferenze represse e demoni mascherati: è tormentato e non riesce a lasciarsi andare. Riusciranno i due a dare un’altra possibilità all’amore? Scritto a due mani dal regista Brandon Camp e dal produttore Mike Thompson, Qualcosa di speciale è un comedy-drama patinato che di speciale ha davvero poco. Colpi di scena in realtà non inattesi e fin troppo aspettati, un buonismo incombente e fastidioso, dialoghi banali e scene da manuale: dall’innamoramento, al "giù la maschera" finale del protagonista fino all’epilogo, ci si chiede quanta credibilità la pellicola speri di ottenere. Gli unici tentativi di dare una credibilità ad un soggetto interessante - ma sviluppato superficialmente - sono la decisione di disseminare una sufficientemente riuscita verve comica lungo lo svolgimento degli avvenimenti principali, scelta su misura per la Aniston - la scena del corteggiamento in bagno non convenzionale e la scelta di non esagerare negli aspetti patetici. Consigliato a chi vuole passare due ore di mero intrattenimento disinteressato, perché qualcosa di speciale accade ma non nella pellicola girata, senza gloria, da Camp.