Si pensava che la serie dei "Sex crimes" si fosse conclusa infelicemente col terzo episodio nel 2005, invece a distanza di cinque anni ecco spuntare il quarto capitolo: Sex Crimes 4 - Il crimine è ancora più seducente, nuova installazione della saga, nuovamente prodotta per il mercato home video che promette ancora più azione, ancora più intrighi e, naturalmente, ancora più scene sensuali. Carson (Ashley Parker Angel) è figlio del magnate alberghiero e pilota da corsa Ted Wheetly (Cameron Daddo), col quale ha un rapporto conflittuale a causa della morte della madre, che Carson imputa alla condotta scellerata del padre. Quando Ted muore in un incidente automobilistico, Carson si ritrova nel bel mezzo di un intrigo finanziario dalle possibili complicazioni mortali... Lo sceneggiatore dei due capitoli precedenti, Andy Hurst, passa dalla scrivania alla regia con risultati sorprendenti, lasciando (per fortuna, verrebbe da dire) definire la trama a Howard Zemski e Monty Featherstone. Le atmosfere originali della serie si sono chiaramente perse, il tutto è molto più vicino ad una visione solare e festaiola della costa californiana di quanto fosse una volta, ma non è necessariamente un difetto: il dramma può colpire anche - e soprattutto - alla luce del sole. Anzi, la quantità di riprese esterne è considerevole e dà una boccata d'aria liberatoria ad un film che rischiava di rimanere confinato in tristi scenografie d'interni similari a quelle dei precedenti due episodi. La vicenda conquista, seppur nella sua prevedibilità, per via dell'alto livello di intrattenimento proposto e dei continui capovolgimenti di fronte che vedono protagonisti Carson e le tre splendide protagoniste femminili, interpretate da Jillian Murray, Marnette Patterson e Jessie Nickson. Hurst dimostra di essere migliore come regista che come sceneggiatore anche nel modo in cui inserisce gli elementi caratteristici della serie (tutti presenti tranne uno), in alcuni casi potenziandoli: vedasi l'immancabile scena erotica che non vede più protagonista un triangolo, quanto addirittura quattro persone (il “foursome” del titolo originale), rifacendosi chiaramente a quella del primo film e sfruttando adeguatamente il mezzo espressivo della cinepresa per realizzare una buona scena di genere. Certo non un must: Sex Crimes 4 si conferma gradevole ma, ancora più importante, non fa rimpiangere il tempo speso a vederlo.