Eddie Murphy deve più di qualche ringraziamento a John Landis, nonostante a quest'ultimo la critica abbia negato molti meriti dai '90 in poi – si parla di crisi creativa. Un sodalizio nato dapprima con la pellicola di iniziazione Una poltrona per due – svampita e deliziosa commedia degli scambi che lo vedeva al fianco di Dan Aykroyd – e proclamatasi pienamente con il successo mondiale de Il principe cerca moglie, che incassò nel mondo circa 128 milioni di dollari.
È arrivato il momento per il principe di Zamunda di convogliare a nozze. A compimento del ventunesimo anno di età , istigato dal Re e dalla Regina, Akeem (Eddie Murphy) partecipa alle sue stesse nozze con rammarico per la mancata libertà nella scelta della sposa. Durante la cerimonia blocca tutto e convince i genitori a concedergli un altro po' di tempo per riflettere. Si trasferisce a New York, nel quartiere più malfamato, il Queens, per cercare l'amore.
Ma per farlo è necessario, prima di ogni cosa, nascondere il suo status sociale. Contrario ai legami combinati, vorrebbe trovare una donna che «stimoli il suo cervello tanto quanto i suoi testicoli».
L'estro anarchico e controcorrente di John Landis viene qui spodestato dal geniale Eddie Murphy, in una commedia favolistica che predilige le romanticherie alle evoluzioni registiche. Una storia di rivalsa che sfiora la diversità economico-culturale senza mai affondare le mani nell'impasto, manipolando concetti in contrasto solo in superficie.Â
Sceneggiatura esile, genuinamente irrobustita dagli sketch assemblati dal comico americano che mette in mostra una mimica da fuori classe. Ma Eddie Murphy non è solo il principe della risata, è anche il re del trasformismo: il poliedrico attore di colore - affiancato da Arsenio Hall - interpreta più personaggi: dal barbiere logorroico al parente (molto) lontano di Michael Jackson, rinnovando continuamente se stesso e nel pieno rispetto della storia.
Il principe cerca moglie è un appuntamento irrinunciabile: in replica in orari assurdi, non smette di avvicinare vecchi e nuovi spettatori – al pari di un altro grande classico romantico, Pretty Woman. Un successo che trova risposta nella convinzione di un cinema anti-verità , reverenziale nei riguardi di un pubblico che chiede di sognare ad occhi aperti e dove l'amore e il lieto fine trovano spazio perché indispensabili.
Storie incredibili in mondi credibili: John Landis applica in modo limpido e semplice l'insegnamento Disney, perché ad ogni età e in ogni luogo, nella fantasia individuale trovano sempre posto principi e principesse.
Genere: commedia, romantico
Paese, Anno: USA, 1988
Titolo originale: Coming to America
Regia: John Landis
Sceneggiatura: Eddie Murphy, David Sheffield, Barry W. Blaustein
Fotografia:Â Woody Omens
Montaggio: Malcolm Campbell, George Folsey Jr.
Interpreti: James Earl Jones, Eddie Murphy, Arsenio Hall, Cuba Gooding Jr., Ralph Bellamy, Don Ameche, Madge Sinclair, Frankie Faison, John Amos, Vanessa Bell Calloway, Louie Anderson, Eriq La Salle, Paul Bates, Shari Headley, Calvin Lockhart, Allison Dean, Clint Smith
Colonna sonora:Â Nile Rodgers
Produzione: Paramount Pictures, Eddie Murphy Productions
Distribuzione: United International Pictures (UIP)
Durata: 116'