Nel 1995, la Universal si ritrova con i diritti della commedia brillante a basso costo Meet the parents, realizzata appena tre anni prima da Greg Glienna. L'idea è di ricavarne il soggetto per un remake in grande stile, con le potenzialità per riscontrare un grosso successo di pubblico. Grandi nomi cominciano ad interessarsi al progetto, tra cui Steven Spielberg, David Soderbergh e un Jim Carrey all'apice della popolarità e che contribuisce grandemente alla stesura della sceneggiatura (sua è l'idea del bizzarro nome del protagonista del film, ad esempio). Passano gli anni, tuttavia, e il progetto sembra arenarsi, fin quando non entra in gioco Jay Roach, regista della fortunata trilogia di Austin Powers. Vengono infine ingaggiati, per i ruoli principali, un ancora poco famoso Ben Stiller e una vera icona del cinema, Robert De Niro, che cominciava a prestarsi ai ruoli comici con grande successo. Ed ecco nascere una delle commedie americane più note dell'ultimo decennio. Greg (Ben Stiller) è uno stimato infermiere che ama il suo lavoro e la sua fidanzata, Pamela (Teri Polo). Il suo unico, grande cruccio è il suo nome di battesimo, Gaylord Fotter - Focker, in originale - che gli crea più di qualche imbarazzo nei rapporti interpersonali. Dopo alcuni mesi di fidanzamento, arriva per Greg l'occasione di conoscere i possibili suoceri: il matrimonio della sorella di Pam, Debbie (Nicole DeHuff). Lo speranzoso giovanotto, deciso a fare bella figura coi genitori della fidanzata e chiederne così la mano al padre di lei (Robert De Niro), parte dalla grigia Chicago insieme a Pam alla volta di Long Island, dove la famiglia Byrnes risiede. Naturalmente, il primo approccio col nuovo nucleo familiare non è dei più semplici, e anzi, in alcuni casi è decisamente traumatico per entrambe le parti. L'ultra-sospettoso padre di Pam, Jack, difatti, non è solo un rigido conservatore e ostinatamente “all'antica”, sotto le mentite spoglie di un fioraio in pensione si nasconde infatti un vero agente segreto della CIA, disposto a tutto pur di mettere a nudo ogni eventuale segreto del genero... I copioni migliori, spesso, prendono spunto dalla vita di tutti i giorni. E un primo, tesissimo incontro coi futuri suoceri è un evento piuttosto comune nella vita di ognuno. Scherzarci su è dunque un'idea vincente, soprattutto se le estremizzazioni sono così gustose e portate su schermo da interpreti talentuosi come Stiller (qui alla sua prima grande prova prima di Zoolander) e De Niro, il quale riesce di nuovo, dopo Terapia e pallottole, a ironizzare sul suo physique du role. Le belle trovate di certo non mancano, e seppure la scena è dominata dai due protagonisti, gli altri personaggi svolgono una funzione marcata e ben definita nella storia, grazie anche alle buone prove degli attori comprimari, tra cui troviamo inoltre un Owen Wilson qui nelle vesti del “fidanzato perfetto”. Equivoci, piccoli disastri, assurdi interrogatori: un giusto mix per una commedia equilibrata e divertente.