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Amore & altri rimedi

16/02/2011 11:00

Erika Di Giulio

Recensione Film,

Amore & altri rimedi

Dopo aver interpretato marito e moglie in Brokeback Mountain, Jake Gyllenhaal ed Anne Hathaway tornano ad essere nuovamente una coppia per il nuovo film diretto

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Dopo aver interpretato marito e moglie in Brokeback Mountain, Jake Gyllenhaal ed Anne Hathaway tornano ad essere nuovamente una coppia per il nuovo film diretto da Edward Zwick Amore & altri rimedi (Love and Other Drugs). Adattamento cinematografico del bestseller di Jamie Reidy - Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman, pubblicato nel 2005 - Il film nasce come una commedia romantica dal risvolto drammatico e racconta la storia di Jamie (Jake Gyllenhaal), un affascinante rappresentante farmaceutico che verso la fine degli anni 90 sta attraversando un periodo molto positivo grazie al successo sul mercato del Viagra. Jamie è un gran mistificatore e vuole a tutti i costi fare carriera nel microuniverso degli informatori, usando ogni mezzo per piazzare i medicinali. L’ascesa nel panorama del Big Pharma è costellata da incontri di sesso veloce, flirt con medici e segretarie e messa a punto di strategie vincenti, dritti fino al big event: l’incontro-scontro tra Jamie e Maggie (Anne Hathaway), una donna affetta da Parkinson al primo stadio. Maggie è libera come l’aria, refrattaria a qualsiasi legame o relazione stabile. Jamie è la sua assoluta controparte. Si posseggono solo fisicamente, ma presto sarà amore. Maggie e Jamie non sono preparati all’evoluzione di un rapporto sentimentale. Il sesso svuota e riempie le loro giornate, tra medici sessuomani (Hanz Azaria), americani impasticcati (Oliver Platt che si scola l’antiacido in macchina) e obiettivi di vendita. Poi galeotta quell’umanità latente, colpevole di farti innamorare, ci si perde sotto l’effetto della droga più potente. E che fatica quando si è completamente disabituati e l’astinenza dall’amore è diventata l’unica ragione di vita.


Amore & altri rimedi è una commedia realistica e affatto patinata, poco classica e molto fisica, che procede tra passione e incomprensioni, alla volta di una morbida inversione di rotta a favore del dramma, che tiene insieme amore e malattia. Infuria la satira sociale. La società Americana è irrimediabilmente farmacodipendente. I vecchietti organizzano periodiche gite in pullman alla volta del Canada per poter recuperare i farmaci a costi contenuti. L’assicurazione sanitaria prima di tutto, lo Zitromax è meglio perchè ha meno effetti collaterali, la malattia del sesso si cura col Viagra. E per quella dell’amore? L’ex soldato di Jarhead depone l’elmetto e si trasforma in un giovane rampante senza cuore, il presentatore Avon dei farmaci innamorato del sesso. Informatore scientifico per la Pfizer, trascina con sè un pesante campionario e vende sua madre per sbaragliare la concorrenza. Deliziosa Anne Hathaway nella parte di una donna creativa e sensibile, che si fa togliere i vestiti e stendere sul pavimento dal bel Jake. Una dea del sesso dal paese delle meraviglie, fragile e vulnerabile, che si muove in un loft disordinato e pieno di luce della Pennsyvania, in cui Jamie finirà per rifugiarsi sempre più spesso. Ma la coppia Hathaway- Gyllenhaal, impacciata alle prese con i disturbi dell’amore, stanca sui toni brillanti e convince poco. A dispetto del dramma, Amore & altri rimedi non deve far pensare a Love Story ma piuttosto ad un confronto inconsueto che prende le mosse dal sesso senza amore per poi ricredersi strada facendo, e in cui carnalità e attrazione fisica hanno un ruolo centrale. Mani e corpi tremano e fanno l’amore.


Edward Zwick (L’ultimo Samurai, Blood Diamond, Defiance) abbandona il dramma epico e storico, ripescando le mosse crepuscolari d’esordio (A proposito della notte scorsa) e dirige, produce e scrive la sceneggiatura, con la collaborazione di Charles Randolph (The Interpreter) e Marshall Herskovitz. Se è vero che ciò che distingue gli attori d’oltreoceano è la capacità di recitare su diversi registri allo stesso tempo e di rendere l’insieme tonale assolutamente omogeneo, molto spesso i passaggi sono poco fluidi, il ritmo fatica e i dialoghi soffrono di una lentezza che li rende noiosamente sospesi e approssimativi, complice un doppiaggio che stavolta sfiora il massacro, sbilanciando fortemente il film sul piano umoristico. Se Autumn in New York galoppava sul melenso spinto e il nostro Perdiamoci di vista rifletteva col sorriso, Amore & altri rimedi resta un ibrido poco risolto di entrambi gli umori. Siamo presi nel vortice dei déjà vu. Non amare per non soffrire e, tuttavia, alla resa dei conti, assumersene il rischio, rompendo ogni resistenza. Non aver mai detto “Ti amo”, trovare la donna cui dichiararsi e averne paura. Il senso di inadeguatezza che serpeggia nel contesto familiare e che ha reso Jamie fortemente insicuro dietro una maschera di apparente sfrontatezza. E ancora, un personale accanimento per provare a curare l’incurabile per poi convincersi, in fondo, che va bene così; anche se sarà dura. Piccola pietra preziosa, Josh Gad nelle vesti del fratello nerd invadente e depresso: davvero esilarante. Nel complesso, film che non decolla e manca di un autentico vigore.


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