Dopo il disastro di Raccoon City la Terra è sull’orlo del collasso batteriologico, causato dalla diffusione esponenziale del virus creato dall’Umbrella Corporation. La Will, un’imponente società internazionale a fini di lucro, assume l’incarico di creare un antidoto efficace in laboratorio, mentre l’organizzazione umanitaria TerraSafe ne denuncia i loschi esperimenti tenuti in parte segreti e i potenziali legami con terroristi pronti a finanziarne profumatamente la ricerca per i propri scopi criminosi. La situazione degenera quando un individuo infetto comincia a seminare il terrore all’interno di un aeroporto, dopo l’atterraggio del Presidente della Will. Fortunatamente due soccorritori sopravvissuti alla tragedia di Raccoon City sono nei paraggi.
Film d’animazione parallelo al filone Anderson/Jovovich, si distingue da quest’ultimo per la marcata inerenza all’evoluzione dei fatti nel videogioco. Può essere considerato una sorte di ponte tra il quarto e il quinto capitolo, facendo luce sugli eventi che hanno contraddistinto il delicato passaggio di testimone dai cattivoni dell’Umbrella a quelli della Tricell. L’interfaccia animata è stata scelta appositamente per costruire scene d’azione altrimenti proibitive, risparmiando di conseguenza su quelli che sarebbero stati dei costi di produzione insormontabili. Inevitabile la presenza di due fra i personaggi più rappresentativi del marchio Capcom. Meno scontata invece la crescita emotiva e il cambiamento di profilo mostrati dagli stessi Léon e Claire in corso d’opera: il primo con un look consapevolmente cool e ammiccante, la seconda molto più sicura di sé; probabilmente a seguito dell’esperienza accumulata durante le peripezie di Raccon City.
Se protagonisti e chicche narrative sulla trama principale della serie fanno sorridere i fan più affezionati, delude non poco la forma, a cominciare dai contenuti tecnici. Il doppiaggio è senz’altro la nota più negativa, non tanto per le voci impersonali e piuttosto neutre, quanto per lo sfasamento imperdonabile con le immagini; a rendere il tutto davvero poco coinvolgente, con un’intensa sensanzione di smarrimento. Il barlume di mix ben bilanciato tra storye action strizza l’occhio al contempo ad innovazione e tradizione, ma lascia alquanto delusi in termini di stupore e suspense, per la scorsa complicità tra intreccio e dinamismo. Non va poi tralasciato il fattore fruibilità. Mentre i film (molto) liberamente ispirati alla saga garantiscono un ottimo intrattenimento anche allo spettatore più profano, questo capitolo animato non può che essere rivolto a un pubblico davvero di nicchia, costituito dallo zoccolo duro formante la fanbase del videgioco. Sebbene sia tangibile il vago tentativo di metter su uno stand-alone vero e proprio, difficilmente il risultato finale potrà essere apprezzato da chiunque non vanti un onorato passato da videogiocatore incallito.