Si è tenuta ieri pomeriggio, nell'Hotel Bernini della Capitale, la conferenza stampa despan style="font-style: italic;" Le nevi del Kilimangiaro/span, il nuovo film di span style="font-weight: bold;"Robert Guediguian/span, presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2011. Il regista insieme all'attrice span style="font-weight: bold;"Ariane Ascaride/span, hanno incontrato i giornalisti per rispondere alle loro domande. p span style="font-weight: bold;"Buongiorno Robert. Il suo film è ispirato al poema di Le genti povere di Victor Hugo. Cosa l'ha colpita delle parole di questo scrittore? Pensa che questo brano e quindi il suo film, rispecchino i moderni "miserabili"?/spanbr /Si. La poesia descrive i miserabili moderni e, infatti, il film termina proprio come finisce la poesia. Hugo concludeva il brano con l'adozione di bambini molto poveri, figli di una vicina morta. Entrambi i coniugi prendono la decisione all'insaputa dell'altro. Quando l'ho letta mi sembrava una fine fantastica per un film melodrammatico. Così ho capito che dovevo costruire e raccontare la vita dei miserabili contemporanei./p p span style="font-weight: bold;"Secondo lei è verosimile una vicenda del genere? Se si, come si può fare per far cambiare idea a quelli che ragionano come Raoul?/spanbr /Si, assolutamente. Il cinema esiste per mostrare le eccezioni e per fare esempi sempre diversi. Penso sinceramente che per far cambiare il comportamento dei personaggi come Raoul, c'è bisogno proprio di un comportamento diverso perché non bastano le parole. Nel suo film c'è un costante gioco tra vittime e carnefici con continuo sovvertimento di ruolo./p p span style="font-weight: bold;"Il ragazzo che commette il furto lo fa semplicemente per necessità e per mantenere due fratellini molto piccoli. Ci svela, dunque, chi è il vero cattivo?/spanbr /Ha ragione. Sono convinto che il film giudichi proprio la società colpevole di produrre questi comportamenti. Ovviamente non giustifico l'aggressione con cui questo personaggio reagisce alla situazione. Il comportamento di una coppia come quella di Marie Claire e Michel è più che comprensibile. Il film, dunque, lavora sull'esempio della riconciliazione di tutti i miserabili per far ristabilire una sorta di coscienza di classe. D'altronde la vittima e il carnefice appartengono alla stessa classe sociale, così come i loro figli e Raoul./p p span style="font-weight: bold;"Nel suo film c'è una discrepanza tra le due generazioni, come se le colpe dei padri ricadessero sui figli. Le nuove generazioni sono davvero così disilluse e poco combattive?/spanbr /Penso sia spesso così ma spesso non vuol dire sempre. La gioventù di adesso è senza proposte ma non è cattiva perché le rifiuta. Non ne ha e quindi è disillusa. Penso che bisognerebbe riproporre il comunismo. br /br /span style="font-weight: bold;"Non pensa che sia un'idea un po’ vecchiotta?/spanbr /No, affatto. Penso che più che riproporla bisognerebbe reinventarla./p p span style="font-weight: bold;"Ariane, quanto c'è di lei nel personaggio di Marie Claire? /spanbr /É una donna forte e intraprendente che preferisce mentire al marito pur di fare ciò in cui crede. Sono un'attrice quindi Marie Claire non sono io anche se mi piacerebbe molto assomigliarle. Sono stata molto contenta di interpretarla perché credo che ci siano molte donne così. Donne che assistono i mariti in tempi difficili e che senza fare grandi discorsi, fanno di tutto per riunire la famiglia. Io le chiamo "le eroine anonime" e credo che noi le incrociamo ogni giorno per strada senza farci caso. Sono convinta, comunque, che la maggioranza delle donne sia così soprattutto quelle che provengono da ambienti popolari. La nevi del Kilimangiaro è un film che è stato girato sul mediterraneo e quindi è un film antico che parla di donne comuni che sono ovunque tranne che sulle riviste. Mi interessa dare karma a personaggi che non sono nella fantasia collettiva, non fanno parte dell'immaginario comune, ma permettono agli spettatori di riconoscersi in loro./p p span style="font-weight: bold;"Ariane, il suo personaggio è una sorta di alieno, una creatura che si comporta in modo diverso dalle altre anche se in alcuni momenti prevale il cinismo. Che ne pensa?/spanbr /Il cinismo per me è la morte. É una cosa terribile, una fuga rispetto al mondo e all'azione. Io penso che sia un ripiego rispetto alle difficoltà del mondo, cosa che, per me, equivale alla morte./p p span style="font-weight: bold;"Robert credo che il suo sia un film fortemente politico, un prodotto che descrive una società con problemi ma senza soluzioni. Lei realizza la testimonianza che l'azione può cambiare le cose, una sorta di speranza che la famiglia capisca le ragioni che si nascondono dietro l'azione. Giusto?/spanbr /Per me l'azione dell'adozione è un gesto esemplare perché può essere l'inizio della soluzione ai problemi della società . Questa, ovviamente, può arrivare solo se una classe si unisce e mette insieme le sue forze. Christophe, la coppia dei protagonisti, quella dei cognati, i figli, tutti dovrebbero fare pace perché loro, tutti insieme, rappresentano la classe operaia nel senso moderno del termine. I ragazzi, infatti, non sono vestiti come i padri ma nel film non si dice cosa fanno. Solo se tutte le persone riprendessero coscienza della forza comune, allora, si potrebbe riprendere a fare politica. Se l'idea della presa di coscienza funzionasse, infatti, si potrebbe creare una contro-società per rendere tutti più felici./p p span style="font-weight: bold;"Ariane: /span30 anni fa si parlava di contro-cultura in Francia ma ora è scomparsa. Io però sono convinta che ci sia ancora, sotto le braci e basterebbe soffiare per farla riaccenderla!/p p span style="font-weight: bold;"Robert:/span Ad un certo punto i protagonisti si rendono conto che non sanno definire la loro classe di appartenenza perché loro, ormai, sono i nuovi borghesi. br /br /span style="font-weight: bold;"La nuova forza comunitaria può riguardare anche i nuovi borghesi che non si sanno ancora definire?/spanbr /È difficile di parlare di classe operaia perché si è ridotta e perché bisognerebbe ridefinirla come l'insieme dei lavoratori poveri. In Francia, infatti, si dice che l'85 % dei lavoratori guadagnino meno di 2000€ al mese.../p p span style="font-weight: bold;"Ariane, molti dialoghi non sembrano dettati da una sceneggiatura impostata. C'è stata libertà per voi attori? /spanbr /No, è fantastico perché il film è molto scritto, basato su una forte sceneggiatura che lascia poco spazio all'improvvisazione. Dopotutto il piacere della recitazione è proprio il piacere di restituire un testo come se fosse tutta un'improvvisazione. Ci tengo a precisare, però, che come attore puoi essere bravo solo se il testo è fatto bene!/p p span style="font-weight: bold;"Un personaggio strano è quello della madre dei ragazzini. C'è comprensione o condanna per lei, Robert?/spanbr /C'è comprensione. Noi volevamo raccontare i miserabili di oggi e, spesso, la miseria riguarda le donne. Lei è stata obbligata a fare figli e quindi non capisco perché dovrebbe privarsi del resto della sua vita. In realtà , però, voglio credere che questa donna sia sempre triste di lasciare i suoi figli..../p p span style="font-weight: bold;"Robert, come ha lavorato sulla fotografia? É facile pensare ad un mondo povero come qualcosa di buio e ostile, mentre lei mostra il mare, la spiaggia, la luce. Questo rende l'universo del suo film ancora più terribile?/spanbr /Guardi, ho fatto svariati film orribili in cui alla fine si suicidano tutti o le madri uccidono i figli o tutti uccidono tutti. In questi film tragici la luce è più contrastata per cercare di lavorare meglio sulla tragedia. Negli altri film, che io definirei "incoraggianti" , abbiamo scelto di avere una luce che preannunci la fine e che mostri uno scenario più solare e rivoluzionario./p p span style="font-weight: bold;"Dove è stato girato il film?/spanbr /Accanto a dove vivo io a Marsiglia./p p span style="font-weight: bold;"Ariane: /spanPrecisamente il quartiere dov'è nato Robert e che è stato dipinto da tutti gli impressionisti. Quello è un quartiere che per anni ha vissuto grazie alle attività portuarie ma quando queste sono cessate, sono rimasti gli anziani. Adesso, via via che muoiono, i loro appartamenti vengono acquistati dai giovani radical chic, i nuovi intellettuali insomma! (ride)/p pE così, Robert Guediguian e Ariane Ascaride salutano la stampa, speranzosi di riuscire a parlare alle coscienze di tutti noi con un'opera semplice e genuina, un film che tocca i nostri cuori raccontando un dramma comune./p