A un anno di distanza da Desktop, poetico cortometraggio del 2015, Michele Pastrello torna alla regia con Awakenings - Coscienza dopo il sonno. Cinque minuti raccontati come il risveglio da una lunga notte, come una danza liberatoria che arriva insieme al sorgere di un nuovo giorno. Abbandonate le atmosfere thriller-horror dei suoi esordi, il regista veneto prosegue la linea tracciata con Desktop e torna a parlare dell'essere umano e degli incroci di destini. Awakenings racconta uomini e donne che sono fatti, più che della stessa sostanza dei sogni, di lacrime e speranze. Che vorrebbero scappare via, ma ognuno per le sue buone ragioni, non può farlo. Così i quattro personaggi simboleggiano le tensioni dell'essere umano, le battaglie primarie che ognuno conduce con se stesso e con il mondo. Equilibrio, rabbia, libertà , vita. Stavolta la narrazione è più semplice da seguire, visionaria ma ritmata dal coreografico muoversi dei personaggi sullo schermo. I quattro attori (Alice Pagotto, Marco Tizianel, Alessandra Odoardi, Stefano Negrelli) compiono un ottimo lavoro tra presenza scenica, danza e espressività . La fotografia surreale, decisamente narrativa, di Daniele Serio diventa fondamentale. La luce, come già per Desktop, delinea i profili – anche psicologici – dei personaggi e li proietta dalla realtà al sogno e di nuovo nella realtà . Ma ciò che potrebbe sembrare una svolta pop, sul finale torna alle atmosfere fantastiche che sono firma del regista. Per rispondere alle domande che il corto solleva e per stimolare un po' l'immaginazione di ognuno. Esiste un'alternativa alla fuga? La risposta nell'opera di Michele Pastrello.