Dal 10 Novembre in sala c'è La leggenda di Bob Wind diretto da Dario Migianu Baldi. Il regista e gli interpreti Corrado Fortuna, Lavinia Longhi, Ivan Franek e Paolo Briguglia, hanno incontrato la stampa a Roma. Il film è un biopic innovativo: la vita raccontata è quella di Roberto Cimetta, un artista che negli anni '70, come avviene oggi sui nostri moderni social network, è stato in grado di generare una rete di connessioni tra persone e creare una nuova idea di teatro popolare e comunitario, annullando le distanze tra pubblico e palcoscenico e fondendoli l’uno all’altro. L’istinto e la rapidità con cui Cimetta progettava e dava vita alle sue opere è un elemento che avvicina il personaggio allo stile del regista. Del resto la sceneggiatura di La leggenda di Bob Wind ha visto all'opera Dario Migianu Baldi, con Elena Casaccia e Alberto Nucci Angeli, nel giugno 2015; per arrivare alla distribuzione in questo novembre 2016. Corrado Fortuna, che interpreta il protagonista Roberto, dopo aver lavorato al fianco di Paolo Virzì e Giuseppe Tornatore, dichiara di essere giunto con questo film alla sua “età adulta”. Estasiato, l'attore parla di una storia dalle mille sfaccettature, in cui si sposano dramma, comicità e assurdo. «È un film che assomiglia al personaggio stesso» aggiunge Fortuna. E raccontando la propria esperienza sul set, rivela quanta passione e incoscienza ci sia stata all’interno della lavorazione; quanta voglia e necessità di fidarsi di se stessi e degli altri. In questo la genesi e l’intreccio del film assomigliano allo stesso Bob Wind. La passione del cast è trasposta anche nella recitazione. Il regista, infatti, ha lasciato che gli attori partecipassero alla creazione dei personaggi, concedendo loro spazio per improvvisare. «Questa è stata l’esperienza della mia liberazione artistica: poter partecipare ai dialoghi, improvvisare e anche parlare diverse lingue» dichiara Lavinia Longhi, che nel film interpreta Anna, giornalista sulle tracce di Roberto e del suo passato. «Però è stato anche un lavoro di sottrazione» aggiunge l’attrice riferendosi a quella che è la sua normale attitudine al contatto fisico: al contrario, il suo personaggio si mantiene glaciale fino al poetico finale. Presenti in sala anche Ivan Franek (La grande bellezza, Noi credevamo) e Paolo Briguglia (La felicità è un sistema complesso, Basilicata Coast to Coast). Quest’ultimo, sul set soltanto per un giorno di lavorazione, interpreta il figlio di Cimetta da adulto: il suo personaggio, un ragazzo apparentemente trascurato dal padre, apre una riflessione su cosa significhi essere contemporaneamente artisti e genitori. «Assente istituzionalmente, ma molto presente emotivamente» dichiara il regista commentando il Cimetta genitore, sottolineando l’idea di voler raccontare un modo diverso di essere padri. Un amore che non si espande necessariamente in una direzione univoca e convenzionale.