Se {a href='http://www.silenzioinsala.com/3076/cenerentola-2015/scheda-film'}Cenerentola{/a} è la favola che fa sognare le bambine, {a href='http://www.silenzioinsala.com/3938/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a} è quella che incanta tutte le donne. Pubblicata per la prima volta su una rivista francese nel 1740 da Madame Villeneuve, la storia viene riproposta pochi anni dopo dall'aristocratica Jeanne-Marie Leprince de Beaumont in chiave romantica, moralizzante e vagamente fantasy. Così, da quando c'è il cinema, c'è anche {a href='http://www.silenzioinsala.com/3938/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a}. La storia d'amore tra Belle e il suo mostruoso principe sfrutta alcuni dei temi più utilizzati dal romance: l'appartenenza degli amanti a mondi differenti, la tensione tra vittima e carnefice, la passione che redime, l'eterno dialogo tra bellezza interiore e bellezza esteriore. Già nel 1946 - parecchi anni prima di Disney - Jean Cocteau dirige una propria versione surrealista de {a href='http://www.silenzioinsala.com/1364/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a}. La vicenda, come anche le ambientazioni (che ruotano intorno al celebre castello incantato), sono virate in chiave onirica. L'impressione è quella di trovarsi in un sogno per la gran parte del film. Prima di entrare nella fucina Disney, Belle e la sua Bestia vengono adattati, nell'ordine: in un cartone animato del 1952 per il pubblico dell'Unione Sovietica; in forma vagamente horror in una versione del 1962 con Joyce Taylor e Mark Damon; in un musical del 1987 diretto da Eugene Marner, con John Savage nei panni della Bestia. Finalmente nel 1991 Disney realizza il suo trentesimo Classico, diretto da Kirk Wise e Gary Trousdale, con sceneggiatura di Linda Woolverton, musiche di Alan Menken (che aveva già lavorato ne La Sirenetta) e canzoni indimenticabili di Howard Ashman. Il film è un successo: vince il premio Oscar per Migliore Canzone Originale (Beauty And The Beast) e per Migliore Colonna Sonora, oltre a essere la prima pellicola d'animazione della storia nominata a Miglior Film. L'ambientazione francese è mantenuta intatta, così come il nome di Belle in originale, ma il resto è pura magia. Gli arredi del castello sono tutti perfettamente caratterizzati: non solo Lumière, Tockins e Mrs. Brick ma anche i comprimari come la conturbante Spolverina e il Guardaroba. La rosa che la Bestia tiene sotto una teca resta forse una delle immagini più romantiche mai pensate per l'animazione. Il valzer de {a href='http://www.silenzioinsala.com/1335/la-bella-e-la-bestia-disney/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a} rappresenta ancora oggi la proverbiale "magia Disney". Purtroppo, per ogni capolavoro, escono al cinema infinite prove disastrose. A ben vedere, anche il caso Twilight altro non è che una versione riadattata della favola di Madame Villeneuve. Anche se lui non è esattamente una bestia "classica", sul tema del mostruoso si costruisce l'intera storia d'amore tra Edward e (guarda che caso) Bella. Sulla scia teen vale la pena citare, anche solo per il risultato straordinariamente brutto, Beastly del 2011. Per un ritorno alla favola classica bisogna aspettare il 2014, con {a href='http://www.silenzioinsala.com/2584/la-bella-e-la-bestia-remake/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a} di Christophe Gans. Il film, con Léa Seydoux e Vincent Cassel, è ambizioso ma non funziona al meglio. Se gli effetti speciali e l'atmosfera sono piuttosto riusciti (con un'aria sofisticata da cinema francese), manca il romanticismo più elementare e la trama si trasforma in un pomposo melò. Nel 2017 Bill Condon (regista, neanche a farlo apposta, dell'ultimo capitolo di {a href='http://www.silenzioinsala.com/1543/the-twilight-saga-breaking-dawn-parte-1/scheda-film'}The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1{/a} e {a href='http://www.silenzioinsala.com/1992/the-twilight-saga-breaking-dawn-parte-2/scheda-film'}The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2{/a}) riporta tutti indietro nel tempo di ventisei anni: la più recente impresa Disney live-action è proprio {a href='http://www.silenzioinsala.com/3938/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a}. Il film di Condon è un musical e il regista dichiara di non aver desiderato nient'altro, considerati i brani capolavoro del cartone animato Disney. In particolare confessa il suo innamoramento per Be our guest (l'indimenticabile Stia con noi italiana) e per l'idea di un castello incantato che danzi e canti. Ecco allora che la favola diventa un colossal con Emma Watson nei panni di Belle e Ewan McGregor in quelli di Lumière. Ma ciò che in tutti questi anni continua ad affascinare de {a href='http://www.silenzioinsala.com/3938/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a} è che, al contrario di {a href='http://www.silenzioinsala.com/3076/cenerentola-2015/scheda-film'}Cenerentola{/a} o de La bella addormentata nel bosco, è una delle prime favole in cui la protagonista è attiva: un'eroina sentimentale che salva se stessa, il suo Principe e - perchè no - anche il Castello. Qualcuno scherzando (ma neanche troppo) dice che la Bella e la Bestia dimostra che se sei ricco, il tuo aspetto non conta; ma se anche fosse - e allora sarebbe dimostrato che questa favola è quanto mai di attualità - vale anche il contrario. {a href='http://www.silenzioinsala.com/3938/la-bella-e-la-bestia/scheda-film'}La Bella e la Bestia{/a} è una favola dedicata alle bambine che diventeranno donne e che, si spera, non si fermino mai all'apparenza nel giudicare un Principe. Perchè, il cinema lo ha dimostrato lungo i suoi settantuno anni di adattamenti, ogni bestia può avere un aspetto diverso a seconda dei casi.