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Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli: la magia dell'animazione giapponese

05/01/2021 12:22

Samantha Ruboni

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Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli: la magia dell'animazione giapponese

In occasione degli 80 anni di Hayao Miyazaki, ripercorriamo la storia dello Studio Ghibli

Lo Studio Ghibli nasce nel 1985, con un nome che è tutto un programma: letteralmente significa «vento caldo tipico del sud-est», ma l'espressione viene usata anche per indicare l'entusiasmo nel creare qualcosa di nuovo. Nato in un appartamento nei sobborghi di Tokio, con soli 70 animatori, Studio Ghibli è diventato con gli anni sinonimo di animazione giapponese di livello, al pari - e anche di più - di quella occidentale, delle major Disney e Dreamworks.

La sua storia inizia con il bellissimo Nausicaa della Valle del Vento (1984), pellicola di argomento femminista ed ecologista, che già differenzia i temi dello Studio da quelli dell'animazione occidentale. Il primo vero successo di pubblico arriva con Kiki - Consegne a Domicilio, di più facile comprensione per i piccoli. 

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Nonostante, inizialmente, film come Laputa - Il Castello nel Cielo (1986), Una Tomba per le Lucciole (1988) e Il Mio Vicino Totoro (1988) avranno poca presa sul pubblico, col passare degli anni questi diverranno veri e proprio cult. Al punto che l'effige di Totoro diverrà il simbolo stesso dello Studio Ghibli e una vera e propria icona del Giappone, con relativo merchandise di ogni tipo a lui dedicato.

Dopo Kiki - Consegne a domicilio, lo Studio riesce ad allagarsi e avere una sede degna del nome. Inizia inoltre a sperimentare con la CGI, il particolare nel film Pom Poko (1994). Ma la consacrazione occidentale arriva con i premi ai Festival di Venezia e Berlino, prima, e poi con l'Oscar per Migliore Animazione al bellissimo La Città Incantata (2001), diretto dal regista di punta dello studio Hayao Miyazaki.

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Si aprono quindi allo Studio Ghibli le porte dell'America e dell'Europa. 

 

Capolavori come Il Castello Errante di Howl (2004) e La principessa Mononoke (1997) vengono proiettati nei cinema di tutto il mondo. Il successo dello Studio è così vasto che nel 2001 viene aperto il Museo Ghibli a Miraka. Le opere di Hayao Miyazaki e dei suoi diventano un fenomeno di costume: stampe e magliette dedicate imperversano in tutte le fiere di fumetti del mondo, dove i cosplay dedicati al mondo Ghibli sono una certezza.

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La forza dello Studio Ghibli sono le immagini, certo, ma soprattutto le storie e le tematiche trattate. Dimenticando quello che è l'immaginario collettivo dell'animazione, i film dello Studio si differenziano per un modo adulto e impegnato, capace di parlare un doppio livello di lettura che soddisfa grandi e bambini. Temi come l'ecologia, l'indipendenza, il rispetto per gli animali e delle foreste sono ciò di cui i film più famosi parlano.

Le protagoniste femminili sono caratteri forti e coraggiosi, che lottano per ottenere ciò che vogliono e per salvaguardare ciò che sta loro più a cuore: indipendenti ed emancipate sono un ottimo esempio per tutte quelle bambine a cui il ruolo di principessa sta stretto.

Tutte queste suggestioni vengono inoltre irrorate da una magia che solo lo Studio Ghibli è in grado di donarci. Spiriti e spiritelli che abitano le foreste e le case sono all'ordine del giorno; aiutano il protagonista o viceversa. Che siano di una bellezza da toglierci il fiato oppure goffi e buffi, questi spiriti sono il marchio distintivo dello studio: vengono ripresi dalle leggende giapponesi e rivisitati per rendere il mondo in cui viviamo più magico ed eccitante.

 

L'animazione dallo stile unico e subito riconoscibile resta una peculiarità: nel 2008, con il film Ponyo sulla scogliera, Ghibli risultava l'unico studio a usare ancora le tecniche artigianali di disegno.

Nel 2013 a Venezia viene presentato il film più adulto e maturo Si alza il vento, con il quale Hayao Miyazaki annuncia il suo ritiro dalle scene. L'anno seguente, ritira l'Oscar alla carriera. Tra il 2013 e il 2015 lo Studio sembra sfaldarsi, nonostante le belle prove di Quando c'era Marnie (2015) e Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento (2010). I produttori principali lasciano il campo e per più di due anni non vengono annunciate nuove produzioni. Nel 2016 La Tartaruga Rossa, una collaborazione europea dello Studio Ghibli, restituisce ai fan la speranza che per lo Studio Ghibli non sia ancora finita. 

Con il documentario Never-Ending Man: Hayao Miyazaki, il regista ha annunciato il ritorno all'animazione con il lungometraggio E voi come vivrete, tratto dal romanzo classico giapponese per ragazzi del 1936 di Genzaburo Yoshino. La realizzazione del lungometraggio è iniziata a luglio 2016. L'uscita del film era stata annunciata per il 2019, ma a dicembre dello stesso anno solo il 15% delle scene era stato realizzato. Per l'impresa sono stati perfino richiamati i collaboratori storici.

Sappiamo che Hayao Miyazaki, ormai ottantenne, non riesce più a tenere i ritmi dei tempi d'oro, quando in un mese realizzava dai 7 ai 10 minuti di girato: a oggi realizza circa 1 minuto al mese. 

 

Sappiamo anche che il regista si sta concentrando più sullo storyboard che sulla realizzazione vera e propria, in modo da poter eventualmente lasciare il progetto ai suoi collaboratori. Chissà se riusciremo a vedere il nuovo lungometraggio del maestro sul grande schermo. Ce lo auguriamo.

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