La vita è movimento. Il regista Francesco Siro Brigiano prende lo spettatore per mano conducendolo attraverso varie declinazioni esistenziali, dalla stasi di una metropoli cristallizzata in un frammento temporale alla nascita di un bambino, dalla surreale iridescenza di una fornace stellare a un'automobile che sfreccia fino al termine della notte. img {a href='http://www.imdb.com/title/tt7124408/'}Take my hand{/a} è un cortometraggio che vive di contrasti, mettendo accanto le immagini del buio siderale dello spazio al sorriso innocente di una bambina; il frastuono della vita notturna di una città al lieve suono della pioggia, che batte sull'insegna di un cinema vuoto. Osservando questi contrasti, sembra quasi di scorgere un linguaggio: l'intraducibile codice binario alla base dell'esistenza. A rendere maestoso il girato ci sono la fotografia onirica (opera di Francesco Siro Brigiano e Vito Sugameli), che sembra ispirarsi - con le dovute proporzioni - ai riverberi di luce di Emmanuel Lubezki, e l'utilizzo di alcune tracce evocative del giapponese Kiyoshi Yoshida, noto per la sua collaborazione con Mamoru Hosoda datata 2006 in La ragazza che saltava nel tempo. img {a href='http://www.imdb.com/title/tt7124408/'}Take my hand{/a} raccoglie premi come il Best Inspirational Short Movie al {a href='https://www.lafilmawards.net/june-2017'}Los Angeles Film Awards{/a} e al {a href='http://www.festigious.com/june-2017'}Festigious Film Festival{/a}, eventi ufficiali di IMDb, attestando quelle spiccate qualità d'innovazione e realizzazione che si percepiscono dietro il nuovo lavoro di {a href='https://www.piano9produzioni.it/film/take-my-hand/'}Piano9 Produzioni{/a}. Il cortometraggio di Francesco Siro Brigiano si conferma come un'opera profonda e innovativa, illuminata dal bagliore vitale dell'universo. Usa e reinterpreta in maniera personale l'insegnamento di grandi maestri del cinema come Stanley Kubrick e Terrence Malick, per trascinare lo spettatore in un suggestivo viaggio alla ricerca di un linguaggio visivo comune ma personale. img {a href='http://www.imdb.com/title/tt7124408/'}Take my hand{/a} è la cifra esistenzialista che manca al cinema italiano. Un coraggioso e necessario tentativo di riconciliarsi con il mondo dei fenomeni, di riprendere contatto con la traccia naturale che scandisce il ritmo della vita umana, mettendo insieme i giusti addendi per raccontare la straziante storia di nascita, crescita e invecchiamento dell'uomo. Una parabola antica come il mondo, che oltrepassa i confini della vita e della morte per congiungersi a una dimensione astratta e metafisica dell'esistenza: tutto è collegato, tutto è vita. Anche il cinema. iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/FB6bi7B8ZGU" frameborder="0" allowfullscreen/iframe