Sono stati presentati in anteprima al 74esimo Festival del Cinema di Venezia, i primi due episodi di {a href=' https://www.silenzioinsala.com/85/suburra-la-serie/scheda-stagione-1'}Suburra - La Serie{/a}, il primo show italiano targato bNetflix/b. Si tratta del prequel dell’omonimo film di Stefano Sollima, già trasposizione cinematografica del romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Le puntate presentate a Venezia sono le uniche due dirette da Michele Placido. img I fatti della serie si collocano prima di quelli del film del 2015. Troviamo la solita Roma, palazzinara e mangiona, in cui diverse forme di potere lottano per avere supremazia. Troviamo il potere della Chiesa, il potere dei politici, quello delle organizzazioni criminali, a loro volta divise in microfazioni. E un uomo che, da solo, cerca di muovere i fili e creare intrecci: il Samurai. Si parte subito in maniera forte: la prima scena, un’orgia animalesca, promette che anche questo show farà leva su cliché narrativi tanto cari ai registi dei più recenti casi seriali. La storia parte dal progetto della costruzione di un nuovo porto a Ostia, operazione alla quale tengono particolarmente i criminali. Ma perché venga realizzato c’è bisogno della complicità di molti. La politica deve infatti permettere la costruzione, il Vaticano cedere i terreni e investire nelle attività . Ma, soprattutto, serve che le organizzazioni criminali non si pestino i piedi tra di loro. Bisogna fare in fretta, perché il vecchio sindaco si è dimesso. img Così, eccoci catapultati nel solito, confortevole mondo tanto caro agli spettatori di serie tv di questi ultimi anni. Dal cupolone di San Pietro vediamo una Roma corrotta che sembra senza speranza. La macchina da presa indugia su festini, droga, ancora droga e scene di violenza, rassicurando lo spettatore sul fatto che non gli sarà risparmiato nulla, meno che meno l'indignazione. I primi episodi sono costruiti come una sorta di prequel, con meccanismi narrativi che preannunciano gli eventi e poi si riavvolgono in flashback. Questa scelta carica gli elementi di tensione, e rendono la visione diretta e senza filtri. Chi ha apprezzato il film può stare tranquillo: in {a href=' https://www.silenzioinsala.com/85/suburra-la-serie/scheda-stagione-1'}Suburra - La Serie{/a} ritroverà uno splendido Alessandro Borghi, ancora più in forma nel ruolo di Aureliano Adami/Numero 8 e Alberto Anacleti detto Spadino; altri personaggi hanno cambiato volto, come il Samurai di Claudio Amendola, nella serie interpretato da Francesco Acquaroli. Le scelte stilistiche sono volte a far emergere attraverso le inquadrature la caratterizzazione dei personaggi, sempre eccessivi. Così come le soluzioni musicali e la fotografia: tutto è spinto all'eccesso, all'estremo, per scioccare e provocare lo spettatore. Le scelte più sorprendenti sono i dettagli con cui vengono caratterizzati i nuovi personaggi femminili: un'intensa Claudia Gerini, contabile in Vaticano; Barbara Chichiarelli, sorella/delinquente di Alessandro Borghi; Lorena Cesarini, una prostituta graziata dallo stesso Borghi, in cui intravediamo qualcosa. Questi nuovi personaggi, già nei primi episodi, promettono molto: i loro ruoli, carichi di spunti, daranno sicuramente un tocco in più alla serie rispetto al film. img Non ci resta che aspettare quindi le puntate successive di {a href=' https://www.silenzioinsala.com/85/suburra-la-serie/scheda-stagione-1'}Suburra - La Serie{/a}, dal 6 ottobre 2017 su bNetflix/b. Intanto i palazzi dell’Eur, le periferie e i sanpietrini di notte ci promettono una Roma marginale: un non-luogo in cui vedremo agire forze note, ma su scenari meno solcati iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/dGg-zP4kPHE" frameborder="0" allowfullscreen/iframe