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Colpi di fulmine, incontro con il cast

04/10/2016 12:50

Gabriele di Grazia

Intervista,

Il cinepanettone come non lo avete mai visto

In occasione dell’uscita dell’ultimo film diretto da bNeri Parenti/b, nei giorni scorsi presso il suggestivo scenario dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, gli attori, insieme al regista e ai produttori bAurelio/b e bLuigi De Laurentiis/b, hanno incontrato la stampa.


pIl primo a prendere parola è stato bAurelio De Laurentiis/b: incalzato dalla prima domanda, ha illustrato i motivi che lo hanno spinto a cambiare la formula del cinepanettone che durava da quasi trent’anni. Il ritorno al film a due episodi, il cosiddetto “movie movie” in stile Il boxeur e la ballerina di bStanley Donen/b, a cui lo stesso De Laurentiis si ispirò per fare Qua la mano nel 1980, è stato quasi obbligato dopo lo scarso interesse dimostrato dal pubblico, un anno fa, nei confronti di Vacanze di Natale a Cortina, ventottesimo cinepanettone della fortunata serie che prese vita nel 1983 con l’ormai cult Vacanze di Natale, definito dal produttore, non senza un velo di malinconia, «un gioiellino». Dopo aver raccontato i vizi e i vezzi del nostro Paese attraverso titoli come Yuppies - I giovani di successo, S.P.Q.R. - 2000 e ½ anni fa, Paparazzi ed i vari “Natale a…” - ha spiegato De Laurentiis - era arrivato il momento di focalizzarsi su un nuovo tipo di racconto che riguardasse la totalità degli italiani e le loro molteplici personalità. In questo senso, il passaggio dalla commedia volgare a quella sentimentale è stato fondamentale, dettato dal profondo cambiamento che ha interessato la nostra società nell’ultimo periodo. Colpi di fulmine è stata anche un’occasione per veder De sica rivestire il ruolo di un uomo pulito ed ingiustamente incolpato, quindi diverso dalla norma, e per godere delle performance attoriali di bLillo e Greg/b, scelti dal produttore dopo averli notati a teatro nello spettacolo Chi erano i Jolly Rockers. /p


pLa struttura del “movie movie”, secondo bLuigi De Laurentiis/b, ha i suoi contro: la divisione netta in due episodi del film lascia poco tempo allo spettatore per immedesimarsi nei personaggi e per appassionarsi alle loro vicende; il minutaggio diventa quindi fondamentale, ed è vietato fare passi falsi. Il desiderio di continuare la tradizione natalizia e non deludere il pubblico ha portato produttori e regista ad accettare il rischio del cambiamento, puntando tutto sulla semplicità delle idee e su un titolo che potesse incarnare l’inizio di una nuova serie di film che andassero bene anche oltre il periodo delle festività. Dello stesso avviso si è dimostrato bNeri Parenti/b che ha ribadito come un tema amoroso fosse trasversale e utile a dare l’idea immediata di innovazione rispetto al passato. In particolare, per l’episodio che vede protagonista bChristian De Sica/b si è pensato ai vecchi film di bMario Camerini/b e si è scelto di ambientare la storia in un piccolo paesino inserendo tutta una serie di personaggi positivi, come la perpetua ed il sagrestano, e riducendo al minimo le battute volgari e gratuite. Ogni parolaccia presente nella pellicola - ha precisato Parenti - è funzionale al racconto, e ciò è dovuto all’argomento trattato ed alla conseguente scelta diversa di scrittura. Per quanto riguarda bLillo e Greg/b, mattatori del secondo episodio, una sorta di My Fair Lady al contrario, il regista ha lasciato i due comici liberi di creare ed ha tenuto diverse scene nate dall’improvvisazione del momento. Lillo ha espresso la sua gratitudine nei confronti della produzione e di Parenti con cui, ha affermato, si è instaurato un rapporto di stima reciproca di cui ha beneficiato l’atmosfera presente sul set e l’intero prodotto finale. /p


pSul finire dell’incontro si è chiesto agli attori se si fossero mai imbattuti in qualche colpo di fulmine, e le risposte sono state molteplici e variegate. De Sica ha affermato di essersi sempre lasciato guidare dal cuore nei rapporti sentimentali e d’amicizia, e nell’acquisto di cose importanti come la propria casa con la quale fu amore a prima vista. Le donne, secondo l’attore, sono più coerenti nelle loro scelte e tendono a lasciarsi andare di meno per non rischiare. A smentirlo immediatamente sono state le confessioni di bAnna Foglietta/b che ha rivelato di aver incontrato nuovamente il marito, conosciuto ai tempi della scuola, su Facebook e di essersene innamorata perdutamente dopo il primo appuntamento. Sulla stessa lunghezza d’onda è apparsa bLuisa Ranieri/b che si è detta passionale ed istintiva sia in campo professionale che sentimentale. La Ranieri ha dichiarato di credere fermamente nei colpi di fulmine e nella forza dell’empatia, elemento necessario per riconoscere nell’altro la propria anima gemella. bLillo e Greg/b hanno ammesso di essersi innamorati da bambini rispettivamente di un cannolo siciliano e del Rock and roll anni ’50, mentre bArisa/b e bSimone Barbato/b hanno detto di non credere nei colpi di fulmine, la prima perché le esperienze passate le hanno insegnato che gli amori nati da una scintilla hanno vita breve, il secondo semplicemente perché non gli è mai capitata un’esperienza simile. /p


pTanti saranno i progetti che vedranno protagonisti alcuni componenti del cast: De Sica, che sogna una collaborazione con bCarlo Verdone/b, tornerà a febbraio in Un matrimonio, fiction di bPupi Avati/b in cui rivestirà un ruolo drammatico accanto a bMicaela Ramazzotti/b, ma solo nella prima puntata; non solo la musica nel futuro di bArisa/b, che, dopo il tour di febbraio - che toccherà l'Auditorium Parco della Musica di Roma - vorrebbe proseguire l’esperienza di attrice e, perché no, lanciarsi nel musical; abbandonata l’interessante esperienza di conduttrice del programma di Rai3, Amore criminale, bLuisa Ranieri/b sarà interprete di una fiction e di un progetto internazionale di cui ancora preferisce non dire nulla; nel 2013 ritroveremo bAnna Foglietta/b al cinema in Mai stati uniti di bCarlo Vanzina/b e bSimone Barbato/b a Zelig, sempre nel ruolo di mimo. Per lui, cantante lirico oltre che attore, è previsto un coinvolgimento fuori dall’Italia in una rappresentazione teatrale de Il barbiere di Siviglia. /p


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