In The Clear Air, cortometraggio di bMiriam Gregorio/b, regista e artista audiovisiva, è un ritaglio pacato ma luminoso di un pezzetto di terra, l’isola di Clare Island, al largo della Clew Bay, in Irlanda. Tutto nasce dall’idea dell’isola come microcosmo autosufficiente, inteso sia come nazione che come dinamiche sociali e umane, piccolo specchio che riflette qualcosa di più grande. img Clare Island è popolata solo da 160 abitanti, tra i quali il proprietario dell’unico negozio di alimentari, un pastore luterano in pensione, e una donna che lavora la lana. Ognuno di loro racconta liberamente la “sua” isola. C’è chi ha lasciato la grande città, Dublino, con tutti i suoi comfort e un lavoro ben remunerato, per tornare, contro ogni interesse pratico ed economico, alle proprie origini, e chi invece ha scelto questo stile di vita per un richiamo ancestrale, e una volta messo piede sull’isola, non l’ha mai più voluta lasciare. Panorami mozzafiato, grandi distese silenziose di sabbia, mare o erba, si alternano alle interviste agli abitanti del luogo. I colori sono lunari la sera, rischiarati dalla luce di grandi fuochi, quando ogni seconda domenica estiva si riproduce l’antico rituale dell’accensione dei falò nei pressi della torre, utilizzati in età napoleonica per segnalare l’avvistamento delle flotte francesi. img La scoperta che emerge è che, paradossalmente, vivere su un'isola, non spinge a chiudersi in se stessi. Al contrario, costringe ognuno ad esternare le proprie doti e caratteristiche, sfruttandole al massimo, per socializzare e fare gruppo con gli altri. Si rischia sempre di ritrovare le stesse persone, è vero, ma i rapporti si rafforzano e quando c'è bisogno di aiutarsi, non si guarda mai in faccia se si tratta di un nemico o di un amico. Miriam Gregorio sceglie, come nel suo stile (già nella video installazione {a href=https://www.araneomorfi.com}Araneomorfi{/a}), di guardare alle piccole cose, al dettaglio, a un interno che è rivelatore, per poter decifrare quelle più grandi e lascia spesso parlare le immagini. In questo caso: la bellezza del paesaggio e il suo silenzio.