Vediamo chi sono gli autori che più si ispirano a Fellini: alcuni li immaginate, su altri vi stupiremo
Federico Fellini è uno dei maggiori registi di tutti i tempi. Chiamato Maestro in ogni lingua e da qualsiasi cineasta, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema. Capolavori come 8½ e La dolce vita hanno permesso a generazioni di registi e sceneggiatori di immaginare un nuovo mondo e un nuovo modo di vedere e di fare il cinema. A cento anni dalla sua nascita, vediamo chi sono gli autori che più si ispirano a Fellini. Alcuni li immaginate, su qualcun'altro vi stupiremo.
Lynch e Fellini, sogni e disegni
David Lynch è uno degli autori contemporanei che è stato più influenzato dal cinema di Fellini. Il regista di Mulholland Drive ha da sempre sottolineato la sua passione per Federico Fellini, con il quale condivide tra l'altro anche la data di nascita: 20 gennaio. E nella sua personale classifica dei film che più lo hanno influenzato, al primo posto spicca proprio 8½.
Il legame tra Lynch e Fellini ha anche dato vita a una mostra intitolata David Lynch Dreams – A Tribute to Fellini allestita - per volontà dello stesso regista statunitense - a Rimini, nell'estate del 2019: qui Lynch ha esposto 12 sue litografie ispirate alle atmosfere di 8½ e una selezione di disegni, scelti personalmente dal Libro dei Sogni di Fellini.
Il disegno è un altro elemento che accomuna i due registi: sia Fellini che Lynch, per ogni film realizzato, prima ancora di scrivere vere e proprie sceneggiature, stendono una visione grafica e visiva delle loro idee. Del resto, entrambi hanno il sogno alla base della loro visione cinematografica: l’onirico è ciò che fa da ispirazione per i loro lavori.
Wes, musica e Dolce Vita
Per il centenario della nascita di Fellini, Sky Arte ha mandato in onda un inedito documentario intitolato Fantastic Mr. Fellini, dove Wes Anderson ci parla di Federico Fellini e dell’influenza che ha avuto sul proprio cinema. L'amore di Wes per Fellini scatta a 19 anni, indovinate con la visione di quale film? Ancora una volta, 8½.
Anderson viene ispirato da Fellini e dalla sua “magia cinematografica” al punto di girare Le avventure acquatiche di Steve Zizou proprio nella Cinecittà amata dal regista riminese, per ritrovare la stessa atmosfera. Un'influenza che si fa importante nel corto Castel Cavalcanti, dove molte sono le ispirazioni da Amarcord e La dolce vita. Ma anche la musica, è ciò che ha ispirato Wes: sceglie come colonna sonora motivetti orecchiabili che ricordano le opere di Nino Rota.
Dichiara Anderson: «Fellini è il più musicale di tutti i registi e tutti i suoi film sono musical».
Woody e Federico
Altro grande regista che si ispira apertamente a Fellini è Woody Allen, che in Stardust Memories sceglie di omaggiare il regista riprendendo l'intro di - che sorpresa! - 8½ in chiave moderna, rimaneggiando quasi fotogramma per fotogramma l'onirica sequenza felliniana. Quella di Woody si svolge in treno anziché in auto, ma l'atmosfera, i personaggi e il senso di oppressione sono gli stessi. E anche il bianco e nero. Nel suo ultimissimo film, Un giorno di Pioggia a New York, Allen ha affermato di essersi ispirato a Lo Sceicco Bianco.
Quando Hollywood ha scoperto Fellini
Ci credereste? Martin Scorsese è da sempre un grande fan di Federico Fellini e anche per lui al primo posto dei film più influenti e importanti c'è 8½. Il regista riminese è per Scorsese talmente importante che nel 2010, insieme a Cineteca di Bologna e Medusa, ha seguito personalmente il restauro de La dolce vita. Ha inoltre dichiarato che è stato Fellini a spingerlo verso il cinema e a “salvarlo” dalla malavita di Little Italy.
E non poteva mancare all’appello un cinefilo come Quentin Tarantino, che omaggia Federico Fellini in Pulp Fiction, nella famosissima danza tra Mia Wallance e Vincent Vega: la coreografia è ripresa dalla danza notturna di 8½. Tarantino, accanto a Akira Kurosawa, ha messo sempre Fellini come uno dei suoi maggiori ispiratori. Altro grande omaggio è quello di Bob Fosse nel suo film d’esordio, Sweet Charity, basato sulla sceneggiatura di Le Notti di Cabiria. Ritroviamo la tematica della prostituzione: una replica del personaggio di Cabiria di Giulietta Masina è nella Charity di Shirley McLaine.
L’erede italiano di Fellini
Diteci che siamo scontati, ma quando si pensa a un erede italiano di Federico Fellini oggi il primo nome che viene in mente è quello di Paolo Sorrentino. Con il film La Grande Bellezza i paragoni e omaggi a Fellini si sono sprecati, fino a considerarlo la versione attualizzata de La Dolce Vita. Ma, ci avevate mai pensato, anche Youth, per tematica e location ricorda molto da vicino 8½.
Nella visione onirica e trasognante dell'Italia, nella fattispecie di Roma, e in un immaginario popolato di figure grottesche e particolari, non possiamo che essere tutti d’accordo sull’accostare Fellini e Sorrentino.