I don't care about work. Sì, lo avete sentito bene Don Draper annunciare nella première della quinta stagione di Mad Men il suo disinteresse per il lavoro. E come la nostra adorata Peggy Olson rende esplicito nella stessa puntata, ci siamo tutti chiesti che cosa passasse per la testa del protagonista di Matthew Weiner, completamente diverso dal workaholic che avevamo imparato a conoscere. Dovremo aspettare metà stagione, con la puntata 5x08, Lady Lazarus, per riavere il vero Don Draper: l'abbandono di Megan (la terza signora Draper) del posto di lavoro, e di conseguenza di una parte di Don, restituisce al pubblicitario quella fetta di se stesso che ci era mancata. Peccato che la distanza tra Don e l'agenzia e, ancora di più, fra Don e Peggy sia ormai insanabile. Definitivamente, Peggy Olson non è più la "creatura" di Don Draper, ma finisce per somigliare più a un suo alter ego. Peggy fuma, rimbecca i clienti, fa sesso con chi capita; ma sotto sotto, resta quella di sempre: che spera in una proposta di matrimonio che non arriva. All'ombra che, già a partire dalla fine della quarta stagione, Megan ha gettato su di lei, Peggy reagisce ruggendo. Ed è con il cuore spezzato, che andiamo verso uno dei momenti più struggenti dell'intera serie: l'addio al padre. L'allontanamento da Don è uno snodo fondamentale nella storyline di Peggy come in quella di Don che, forse, solo dopo la morte di Anna Draper ci era sembrato così drammaticamente solo. I personaggi femminili dominano questa quinta stagione di Mad Men: siamo nel 1966 e quello che vogliono le donne ora è più chiaro che mai e molto diverso da quello che (almeno secondo gli uomini) volevano nella prima stagione. E mentre Don, Roger, Lane e Pete crollano, le donne dominano il mondo di Mad Men. Da un lato le giovani Peggy e Megan, così moderne da rappresentare due tipi femminili attualissimi, si dividono il presente e anche il futuro. Dall'altro un'inedita Joan si divide tra i ruoli di madre, lavoratrice e oggetto del desiderio. Infine, presenza decisiva di questa stagione, Betty Francis domina la scena imponendosi come modello (non del tutto virtuoso, ma particolarmente sincero) di madre 60s: in eterna crisi esistenziale, ma pur sempre capace di farsi rispettare e, in qualche modo, amare. Il rapporto tra lei e sua figlia Sally è complesso e affascinante: del resto la piccola Draper fa ormai parte di diritto di questo universo femminile. La quinta stagione di Mad Men, la più vista nella storia dello show con 25 milioni di telespettatori complessivi e un finale di stagione, The Phantom, che conta 2.7 milioni di spettatori americani (solo durante la messa in onda), è una delle più complesse dell'intera serie. Non c'è una puntata "eccitante" come la 3x13 Shut the Door, Have a Seat e neanche un equivalente del capolavoro 4x07 The Suitcase: ma ci sono episodi eccellentemente scritti come il bellissimo Lady Lazarus o The Phantom; e regie splendide, come quella di John Slattery in Signal 30 o di Scott Hornbacher in Far Away Places. Don't be a stranger Il rapporto che si stabilisce nella quinta stagione tra Don, Peggy e Megan è pieno di implicazioni. Già il finale della quarta stagione, con l'infelice battuta di Don a Peggy «She remind me of you», aveva sollevato nella giovane copywriter qualcosa di simile alla gelosia e aveva stabilito una sorta di relazione triangolare tra il protagonista e le due giovani donne. Fatto salvo per la potente attrazione sessuale, il rapporto tra Don e la sua terza moglie ricorda quello tra un padre distratto e una figlia capricciosa. La rivalità , non ostentata ma suggerita, tra Peggy e Megan si mostra già nella (doppia) première A little kiss: ma se Peggy conosce bene il suo mentore, non si può dire lo stesso di Megan. Il contrasto fra le due è reso ancora più esplicito nella 5x08, Lady Lazarus. L'abbandono di Megan (che in qualche modo anticipa quello della Olson) e i suoi sogni confusi si scontrano con la solida lealtà di Peggy; eppure, in due modi differenti, in questa puntata entrambe entrambe escono vincenti dallo scontro con Don. Lady Lazarus è un episodio splendidamente femminile, dove gli uomini appaiono in caduta libera: meravigliosamente simbolica, l'immagine di Don che fissa il vuoto della tromba dell'ascensore. Per arrivare alla prima, esplicita, frattura tra i due mondi aspettiamo la 5x11, The Other Woman: in una puntata che parla di desideri, Don Draper si trova conteso tra i capricci di una moglie aspirante attrice, l'onore di Joan da difendere e il temperamento di Peggy da gestire. E poche volte appare scisso come in questo episodio. A rimetterlo a posto ci penserà Peggy, che ci conduce al finale di episodio che nessuno si aspettava: l'abbandono del nido paterno. L'addio di Peggy a Don è una delle sequenze più struggenti e meglio scritte dell'intera serie, che ci restituisce un po' dell'atmosfera del 4x07 The Suitcase: quel mix di affetto parentale, amicizia e sentimento che compone il rapporto di Peggy e Don. E se lui attraversa tutte la gamma di emozioni, da amante tradito a padre ferito, lei domina il dialogo ed esce (solo momentaneamente) di scena con una delle sue tante camminate fiere, guardando sempre e solo in avanti. There's a lot of responsabilities, but that's what being a woman is Sin dall'inizio, Betty è il personaggio che porta avanti nello show tutti i temi femminili che più sono messi in crisi durante gli anni Sessanta: l'ossessione per l'aspetto esteriore, il matrimonio, la maternità , la posizione sociale. Dopo che la quarta stagione l'aveva momentaneamente messa da parte, nella quinta la signora Francis torna a essere fondamentale. Lo spettatore viene assalito nella 5x03, Tea Leaves, dalla nuova "forma" di Betty, ingrassata e più depressa del solito. Quella che all'inizio della serie ci era stata presentata come una giovane bellissima madre, ex modella, depressa e molto annoiata, ora inizia a fare i conti con gli anni che passano: Betty si confronta in questa stagione con la nuova signora Draper, una Megan giovane e snella (sintomatica, l'insistenza nella puntata 5x03 sulle zip e sui corpi nudi delle due donne) e con una suocera obesa e severa. A fare le spese delle crisi di sua madre, ancora una volta, è Sally Draper: attraverso i suoi vispi occhi vediamo quanto il mondo degli adulti sia «Dirty» (per usare le sue parole nella 5x08, At the Codfish Ball) e attraverso il suo personaggio ci viene mostrato lo scontro fra le due signore Draper. Prima nella 5x09, Dark Shadows, in cui non a caso viene tirata in ballo anche la prima signora Draper, Anna, la cui esistenza è utilizzata da Betty come un pettegolezzo per mettere l'una contro l'altra Sally e Megan. A questo episodio maligno, in cui Betty e il suo modo intrigante di fare la madre escono sconfitti, corrisponde il tenerissimo 5x12, Commissions and Fees: è proprio nel momento in cui diventa donna per la prima volta, che Sally fugge via da Megan e si rifugia fra le braccia di sua madre. E, con grande soddisfazione, Betty offre a sua figlia non solo una rara prova di sensibilità e affetto, ma anche un perfetto manifesto tradizionalista dell'essere donna negli anni Sessanta. I have it all/I have nothing Pete e Lane. Un ragazzo del futuro, attaccato al passato; un uomo del passato, assetato di futuro. I percorsi inversi di questi due personaggi si incontrano e scontrano in questa stagione fino ad andare incontro a due, differenti, sconfitte. Da un lato le folli ambizioni di Pete, dall'altro i desideri di Lane e la sua condanna di essere un «real gentleman». Sin dalla première Pete Campbell ci viene mostrato in una posizione simile a quella di Don all'inizio della serie: una casa in campagna, un treno da prendere, una figlia e una moglie che non lo soddisfano del tutto, le preoccupazioni sul lavoro. Pete torna a battersi contro gli anziani ma, a differenza delle stagioni passate, non sembra più andare avanti, ma restare ancorato al passato: del resto il suo modello sono uomini che si dirigono verso la sconfitta; come Roger e, soprattutto, come Don. La delusione nei confronti del proprio "padre" è particolarmente evidente nella 5x05, Signal 30: il desiderio di Pete di compiacere e somigliare a Don Draper diventa frustrazione quando scopre invece di avere ottenuto la sua disapprovazione e di non riuscire, per mancanza di fascino (grande tema di Pete, sin dal pilot), a essere simile all'uomo che lui ammira. Pete cercherà il sostegno di Don in ogni modo, anche dopo essere stato preso a pugni da Lane, ma senza risultati. L'unico sollievo sarà l'infelice storia d'amore con Beth (un'irriconoscibile Alexis Bledel) una donna sposata e instabile. Dopo una breve illusione di gioia, Pete si ritroverà al punto di partenza alla fine della stagione: non prima, però, di aver confessato alla donna, reduce da un'elettroshock che le ha cancellato la memoria, la propria «permanent wound»: una ferita che non si può guarire. Per Lane la condanna è invece quella di essere lo «stranger» di Mad Men: uno straniero, certo, ma anche un estraneo. E così, dopo aver affrontato a fatica le prove che lo hanno visto sospeso tra il codice d'onore americano e quello british (giudicato troppo uomo a volte, troppo poco le altre), Lane Pryce crolla. Il suo suicidio, messo in atto proprio tra quei muri di Madison Avenue in cui ogni personaggio, anche il più infelice, trova soddisfazione, è un colpo per tutti i protagonisti. Per Roger, che trova comprensione in una donna coetanea; per Don, che ha visioni e incubi; per Pete, che torna a casa. Eternamente insoddisfatto, ma sopravvissuto.