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La nuovissima serie a cartoon di Netflix, creata dagli autori di Adventure Time e dal comico Duncan Russel, è già diventata un casoÂ
Ispirata dai podcast di Duncan Russel, chiamati Family Hour, la serie The Midnight Gospel estrapola i dialoghi direttamente dai podcast di Russel e li organizza in episodi tematici. In ogni episodio Clancy, l’alter ego rosa di Russel, tramite il suo simulatore di mondi, esplora un pianeta diverso dove s'intratterrà in una chiacchierata sui massimi sistemi con un personaggio locale, intervistandolo e registrando per il suo spacecast: un podcast dallo spazio.
La condivisione delle idee, alla base dello show e del podcast originario, diviene il mezzo per affrontare temi e sensazioni con altri punti di vista. Tutti gli ospiti delle puntate riflettono gli ospiti in carne ed ossa dei podcast di Russel. Per chi fosse interessato, una parte del sito di The Family Hour è stato dedicato alla serie: qui un fan può facilmente rintracciare i podcast e i personaggi relativi ai vari episodi, approfondendo così argomenti e discorsi.
Lo spacecast di Duncan Russell
Il tono della voce di Russel, leggero e cadenzato, accompagna lo spettatore in un cartoon dove la parola sembra avere la meglio su quello che stiamo vedendo. In ogni episodio, ogni pianeta che Clancy esplorerà avrà caratteristiche e stile diverse da quello precedente. Clancy si troverà in mezzo ad avventure e strane dinamiche che non sono legate a ciò che sentiamo. Se i personaggi si trovano a combattere contro il cattivone di turno, nel mentre parlano di perdono o magia o trascendenza, completamente slegate da quello che sta succedendo.
Il no-sense legato ad argomenti difficili (e soprattutto profondi) era già lo stile predominante di un’altra serie a cartoon - ormai cult - che è Adventure Time, anch'essa è creata da Pendleton Ward. Vediamo lo stesso stile creativo, un mondo coloratissimo e perfino infantile, dove però i pensieri e le emozioni sono più reali che mai. Punto di contatto tra Adventure Time e The Midnight Gospel sono anche le musiche: elettroniche, con un’attenzione all'indie e alla sperimentazione. Alcune sono composte proprio da Ward.
Le avventure di Clancy in The Midnight Gospel
Ciò che rende unica la serie è l'estrema libertà creativa nel disegno, coloratissimo e con personaggi assurdi, che si unisce a un flusso di coscienza continuo e senza tregua. Si parte sempre da un qualcosa di futile, come la voglia di un gelato o di una torta di mele, per arrivare all’illuminazione finale profondissima, che ti entra dentro completamente e ti fa aver voglia di rivederlo di nuovo. Sicuramente si tratta di una serie tv complicata, dedicata a uno spettatore attivo e partecipe, attento a quello che si sta dicendo come anche a ciò che sta accadendo, perché anche nel no-sense delle immagini, si ritrova sempre un significato intrinseco.
Clancy, dalle sue avventure, non torna mai a mani vuote, ma porta con sé sempre un paio di scarpe. Questo messaggio diviene metafora del modo di dire americano «Be in someone’s shoes», che potremmo tradurre come provare quello che l’altro prova.Tramite i podcast e le chiacchierate con gli improbabili ospiti Clancy cambia visuale e prospettiva, indossando così le loro scarpe.
The Midnight Gospel e il senso della vita
La riflessione sulle grandi tematiche della vita, l’importanza della meditazione e, nel bellissimo e commovente finale, il pensiero sulla morte e sulla vita. La spiritualità è molto sentita nella serie: Clancy entra in ogni episodio in un nuovo pianeta, così come noi entriamo in un nuovo mondo ogni volta che conosciamo qualcuno. Il terzo occhio è una costante ed è ciò che riporta Clancy alla realtà dal mondo della spiritualità ; il portale è la bacca del simulatore che, proprio come la nostra spiritualità , deve essere coltivata e curata. La meditazione diviene quindi il tramite e ancora di salvezza nei momenti di smarrimento e irrequietezza, un mezzo che ci porta alla tranquillità e alla luce.
The Midnight Gospel farà la storia, per la freschezza degli argomenti e allo stesso tempo per il suo uso degli archetipi. Nonché per un nuovo uso di mezzi e stili che rendono la serie un simbolo di questo nuovo mondo che stiamo vivendo.