City of Ghosts è la storia del gruppo di ragazzi che ha fondato Raqqa is Being Slaughtered Silently - Rbss (Raqqa è stata massacrata in silenzio), il sito di giornalismo civico che ha permesso al mondo intero di conoscere cosa stesse succedendo nei territori controllati dall'Isis. Raqqa è la città della Siria settentrionale che fino al dicembre del 2017, il momento in cui è stata liberata, faceva da capitale allo Stato islamico. Crocifissioni, esecuzioni, torture in piazza: le immagini raccolte dal gruppo di citizen journalist - i ragazzi non avevano nulla a che fare con il giornalismo, ma sentivano il dovere di fare qualcosa di diverso da imbracciare le armi – sono un rosario di atrocità e barbarie. L'immaginario dello Stato islamico ce l'hanno costruito anche loro, raccogliendo testimonianze che a molti sono costate la vita.
Questi filmati hanno una potenza iconica che li rende un'incancellabile traccia nella storia contemporanea. Raccoglierli attraverso una rete di corrispondenti locali e diffonderle mediante una redazione virtuale, sparpagliata in mezzo mondo, sono due atti di guerriglia che sono costati al gruppo la controffensiva di Isis. Se, però, a un certo punto la comunità internazionale è intervenuta a Raqqa è stato anche perché qualcuno aveva mostrato al mondo cosa stesse succedendo.
Tutto questo definisce l'importanza intrinseca di City of Ghosts. Prodotto e diretto da Matthew Heineman, disponibile su Amazon Prime Video. Il film si apre e si chiude con uno dei tanti momenti in cui Rbss è stato ufficializzato come prodotto dall'altissimo valore civile: la premiazione come media che si è distinto per la difesa della libertà di stampa, riconoscimento ogni anno viene consegnato a New York dal Comitato per la protezione dei giornalisti; “la Croce rossa dei giornalisti”, come l'ha definita l'American Journalism Review. Matthew Heineman ha avuto, per il documentario, pieno accesso alle vite di Aziz, Mohammed, Hamoud, Hassan e degli altri componenti della rete. Le loro non sono interviste, ma confessioni. E non c'è consolazione nel fare la cosa giusta, nel riconoscimento del valore delle proprie imprese. La testimonianza più dura è quella di Hamoud e Hassan, due fratelli il cui padre è stato assassinato dai macellai dell'Isis proprio per persuadere i figli a deporre le armi (nel loro caso le telecamere). Il video dell'esecuzione circola come video di propaganda, come monito verso chi osa sfidare la narrazione del grande Stato islamico.
È opprimente come la paura della morte possa arrivare ovunque, da Raqqa fino a Berlino. Eppure ci sono momenti di vita, come la nascita del figlio di Hamoud o la vita di coppia di Mohamed, in cui sembra possibile pensare che si possa aprire un capitolo dopo la guerra, lontano da dove si è nati e dove si è, in fondo, anche morti. La forza delle immagini di vita quotidiana dei ragazzi di Rbss, però, non è sufficiente a costruire un arco narrativo. Il difetto principale del documentario è che, alla fine, risulta solo una giustapposizione di episodi estrapolati dalla storia complessiva del gruppo senza una vera e propria chiave di lettura. Anche la resa delle storie dei protagonisti non è sempre ben riuscita.
Il caso di Aziz, il portavoce, è il più emblematico: il ragazzo, volto pubblico di Rbss, risulta alla fine una maschera del dolore universale della guerra, una figura ridotta a sola sofferenza.
L'epilogo, con la telecamera che non gli lascia tregua nemmeno quando è colto dagli spasmi mentre cerca di fumare una sigaretta, risulta un po' stucchevole. Si sarebbe potuto cercare, invece, nelle tracce di vita che si colgono nel film i momenti di riscatto di chi ha rinunciato tutto ma alla fine è morto solo simbolicamente a Raqqa. Invece, il racconto di guerra abbatte ogni possibile complessità umana.
Genere: documentario
Titolo originale: City of Ghosts
Paese/Anno: USA, 2017
Regia: Matthew Heineman
Sceneggiatura: Matthew Heineman
Fotografia: Matthew Heineman
Montaggio: Matthew Heineman
Colonna sonora: Jackson Greenberg, H. Scott Salinas
Produzione: Our Time Projects
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 93'
Data di uscita: 21/01/2017