Manele Ladibi Labbé è una regista francese di origini tunisine al suo primo lungometraggio: Un divano a Tunisi, un film che rappresenta in qualche modo un ritorno alle origini e un modo elegante e divertente di raccontare barriere culturali e cambiamenti in atto. Un divano a Tunisi infatti tesse un filo che unisce il passato al presente e lo fa con la leggerezza della commedia e col sorriso, attraverso contraddizioni e paradossi e dimostrando che questa unione è possibile e le barriere sono superabili.
Selma (Golshifteh Farahani) è una psicanalista parigina giovane, bella, forte e indipendente che decide di aprire uno studio nella periferie di Tunisi, suo luogo di origine e di infanzia. Ma dopo la Primavera Araba, Tunisi è una città che si sta ancora ricostruendo, sta cambiando, tra lo sconcerto dei suoi stessi abitanti. Accettare l'arrivo di una psicanalista, per di più donna, non sarà semplice.
Può essere culturalmente concepibile che un uomo mostri le sue debolezze e si confessi proprio a una donna?  Selma si dovrà scontrare con la diffidenza dei cittadini e persino con un poliziotto che cerca di boicottare il suo lavoro. Trovare un'alternativa al parrucchiere e al bagno turco, luoghi di elezione per sfoghi e flussi di coscienza, sarà possibile?
Le situazioni esilaranti si susseguono, insieme a momenti malinconici e riflessivi che pongono quesiti sul destino dell'individuo nella sua complessa contraddittorietà , ma anche su quello di un paese in corso di cambiamento, attaccato alle proprie origini ma già col lo sguardo rivolto al futuro.Â
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Selma ritroverà coerenza e  serenità , lontana dalle inquietudini che l'avevano tormentata, riannodando i legami col suo passato culturale. In Un divano a Tunisi a scomodarsi sarà perfino il fantasma di Sigmund Freud, che si aggira per la città , non meno sconcertato dei suoi abitanti. Dove iniziare a mettere la mani, da dove cominciare? Magari da un sorriso.
Genere: commedia
Titolo originale: Un divan à Tunis
Paese/Anno:Â Francia, 2019
Regia:Â Manele Labidi
Sceneggiatura:Â Manele Labidi
Fotografia:Â Laurent Brunet
Montaggio:Â Yorgos Lamprinos
Interpreti: Golshifteh Farahani, Majd Mastoura, Hichem Yacoubi, Moncef Ajengui, Ramla Ayari, Amen Arbi, Feryel Chammari
Colonna sonora:Â Flemming Nordkrog
Produzione:Â Kazak Productions
Distribuzione:Â BIM Distribuzione
Durata:Â 88'
Data di uscita: 8 ottobre 2020