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Quando il poster cinematografico è un'arte: le locandine horror di Enzo Sciotti

23/10/2020 15:48

Marco Filipazzi

Speciale Film, Film Horror, Poster Cinemagrafici, Enzo Sciotti,

Quando il poster cinematografico è un'arte: le locandine horror di Enzo Sciotti

Parliamo di poster horror che sono dei cult e di un autore di casa nostra: Enzo Sciotti

 

Se c'è un genere in cui il poster cinematografico è fondamentale per attirare l'attenzione del pubblico, questo è proprio l'horror: parliamo di alcune delle locandine più belle di sempre e di un autore di casa nostra, Enzo Sciotti

 

Mi ricordo la prima volta che sono entrato in una videoteca. Avrò avuto 6 o 7 anni: ovunque c'erano VHS esposte, con le loro copertine in bella mostra su scaffali che arrivavano sino al soffitto, accuratamente divise per generi. E ricordo la sezione degli horror messa in un angolo, isolata dagli altri (me la ricordo in penombra, ma questo potrebbe essere mera suggestione dettata dal tempo) come se fosse il reparto dei Libri Proibiti di Hogwarts. All'epoca ero già affascinato da quel genere oscuro e non ho potuto fare altro che dare una sbirciatina, ritrovandomi risucchiato in un girone infernale dove una parata di orrori mi fissava ghignante dagli scaffali. 

 

Perché se c'è un genere in cui la locandina è fondamentale per catalizzare l'attenzione del pubblico, quello è senza dubbio l'horror. 

Ora: con tutto lo streaming di cui ci ingozziamo, il poster sembra essere diventato un aspetto secondario, ma basta tornare indietro di qualche decennio per ricordare come questo fosse il vero e proprio biglietto da visita del film. Tra gli anni '70 e l'inizio del nuovo millennio, creare una locandina era un'arte, niente a che vedere con quello che viene sfornato oggi dagli studios. Avete presente l'incipit di The Mist di Frank Darabont in cui il protagonista sta dipingendo su tela il poster di un ipotetico film di La Torre Nera e sullo sfondo si vedono quelli de La Cosa e Il labirinto del Fauno? Ecco, è questo il genere di locandine di cui sto parlando. Opere di artisti, pezzi da collezione da tenere appesi al muro come quadri che emanano un gradevole profumo di carta invecchiata. 

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Enzo Sciotti: l'artista del poster cinematografico

 

Tutto ciò è una scusa per parlare di Enzo Sciotti, artista romano, autore di alcune delle locandine horror più belle di sempre. Un esempio su tutti sono le numerose opere realizzate per i film di Lucio Fulci, in particolare quelle della cosiddetta Trilogia della Morte. In questi disegni non compare alcuna scena tratta dai film, ma solo un mix di suggestioni evocate dalle atmosfere e dai titoli. Così ne L'Aldilà, dove vediamo Katherine MacColl che grida a squarciagola mentre un essere d'ombra la sta per sgozzare. In Paura nella città dei morti viventi vi è una schiera di lapidi con degli zombie che fanno capolino dal terreno. In Quella villa accanto al cimitero... c'è una villa circondata da un cimitero. Suggestioni, appunto. Immagini che poco hanno a che fare con i film che rappresentano, eppure tremendamente efficaci. Per non parlare di Un gatto nel cervello, forse la locandina fulciana più bella in assoluto.

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Lo stesso discorso vale per La Casa di Sam Raimi, che nel poster di Enzo Sciotti viene rappresentata identica a quella dello Psycho di Alfred Hitchcock, con quella trovata a dir poco geniale di trasformare la C in una falce insanguinata. Elementi che non hanno nulla a che fare con il film, ma funzionano alla perfezione. E come non citare tra le sue migliori opere Compleanno in casa Farrow (Bloody birthday), con una grottesca torta di compleanno su cui sono poggiate delle dita come se fossero candeline. 

 

Ma ci sono anche casi in cui la locandina è molto più promettente (e bella) rispetto al film che pubblicizza.

 

Come nel caso di Brivido, prima e ultima prova di Stephen King dietro la macchina da presa: un cult per i fan del Re di Bangor, ma come horror assolutamente trascurabile. O la versione francese di Shark - Rosso nell'oceano di Lamberto Bava (Le monstre de l'océan rouge), dove vi è un mostro tentacolare che stritola un peschereccio anziché un squalo?

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In tempi recenti Enzo Sciotti ha realizzato alcune cover per la collana Midnight Classic, ovvero la collezione edita da Midnight Factory che punta a restaurare e dare delle edizioni decorose a stracult del passato. Per queste edizioni home video Sciotti ha realizzato nuove locandne per Il tunnel dell'orrore di Tobe Hooper, Il ritorno dei morti viventi di Dan O'Bannon e il cofanetto de La mosca. Cercatele tutte.

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