Empire of light è il nome del grande palazzo dei cinema nel quale lavorano il giovane e nero Stephen (Michael Ward), strappa-biglietti appena rifiutato al college e la signora bianca, di mezza età , Hilary (Olivia Colman).Â
Siamo nell'Inghilterra all'inizio degli anni 80, in una cittadina sul mare, ed entrambi sono piuttosto infelici: lui perchè ha dovuto ripiegare su questo lavoretto, accantonando per il momento le ambizioni; lei con un passato di depressione, è costretta a subire le angherie sessuali del vecchio direttore del cinema, un ripugnante Colin Firth.Â
Tra i due, pur così diversi, suffragato da rispetto e solidarietà , nascerà un rapporto sentimentale forte, destinato a non estinguersi mai del tutto, ma messo a dura prova da quel razzismo di fondo di una società restia ai cambiamenti ma in procinto di cambiare.
Il regista Sam Mendes ci racconta una storia d'amore che è la metafora dei mutamenti sociali e culturali profondi di quegli anni dominati dalla severa figura della signora Thatcher, durante i quali coesistono nuovi afflati di libertà ed opportunità accanto a vecchi odi e violenze razziste.
I frangiflutti di queste potenti correnti contraddittorie, sono, secondo il regista, l'amore e il cinema, e anche l'amore per il cinema, che permettono di resistere alle ondate della vita e del destino. Il registro di Sam Mendes è quello della narrazione classica, che si attiene ad una limpida grammatica filmica priva di virtuosismi.Â
Empire of light rappresenta probabilmente un omaggio al cinema come lo era stato Nuovo Cinema Paradiso per Giuseppe Tornatore, un amarcord fatto di dolcezze e di nostalgie.
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Nonostante queste ottime premesse, l'eccelsa fotografia - Roger Deakins, nuovamente candidato all'Oscar - e la recitazione sfogorante dei protagonisti, sui quali giganteggia Olivia Colman, Empire of light ha tempi lenti. Non coinvolge lo spettatore quando dovrebbe, fino a restare un lavoro da manuale del cinema con momenti intensi ma sparuti, che non riesce a trasportarci appieno in quell'impero di luci che gettano anche il riverbero di ombre oscure e spaventose.Â
Eppure i temi tratti sono molti e interessanti: la storia d'amore in un contesto socio-culturale ostile, un 1981 guardato dal punto di vista di chi lavora nel e per il cinema e non ultimo la malattia mentale, un demone personale che si affiancherà ai demoni della società inglese di quegli anni. Ma tutto scorre in modo poco approfondito e senza lasciare tracce nel cuore, troppo perfetto e didascalico.
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Sam Mendes qui si trova per la prima volta a firmare un film come autore unico della sceneggiatura e chissà che non sia stato questo il nocciolo del problema.
Empire of light resta un film piacevole, ben girato e ancora meglio interpretato, che però non realizza le sue ambizioni, se non quella di accompagnare lo spettatore in un interessante viaggio a ritroso nel tempo.
Genere:Â drammatico
Paese, anno: Regno Unito/USA, 2022
Regia:Â Sam Mendes
Sceneggiatura:Â Sam Mendes
Fotografia:Â Roger Deakins
Montaggio:Â Lee Smith
Interpreti: Colin Firth, Crystal Clarke, Hannah Onslow, Micheal Ward, Olivia Colman, Tanya Moodie, Toby Jones, Tom Brooke
Colonna sonora: Atticus Ross, Trent Reznor
Produzione:Â Neal Street Productions
Distribuzione:Â The Walt Disney Company Italia
Durata:Â 119'
Data di uscita:Â 02/03/2023
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