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Guinea Pig - The Devil’s experiment (1985), la recensione: il primo film della famigerata saga del Cinema Es

19/01/2021 12:10

Marco Filipazzi

Recensione Film, Cinema Estremo, Film Horror, Film Estremo, Film Giappone, Guinea Pig, Satoru Ogura,

Guinea Pig - The Devil’s experiment (1985), la recensione: il primo film della famigerata saga del Cinema Estremo

Il primo capitolo della saga di Guinea Pig è forse il più famoso e dirompente

Che cos’è uno snuff movie. Alcuni di noi ne hanno sentito parlare la prima volta in 8 mm - Delitto a luci rosse, di Joel Schumacher: in quel film l’investigatore privato Nicholas Cage viene ingaggiato da una ricca e anziana vedova per indagare su una bobina 8 mm rinvenuta nella cassaforte del marito dopo la sua morte. Si tratta del filmino di una ragazza che viene drogata, torturata e uccisa. Per chiarire, lo snuff movie è un film dove la vittime sullo schermo è una persona reale che soffre e viene uccisa veramente.

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Ecco, se uno si dovesse imbattere per caso (non che sia possibile, ma ragioniamo per assurdo) nel primo Guinea Pig senza saperne nulla, sarebbe difficile non scambiarlo per un autentico snuff.

«Svariati anni orsono entrai in possesso di un corto amatoriale che portava il nome di Guinea Pig. Il rapporto enunciava: questo è il resoconto di un esperimento adoperato per determinare quali sofferenze fisiche e psicologiche l’uomo può sopportare». Questo messaggio compare sullo schermo prima di Guinea Pig - The Devil’s experiment, per mettere in guardia lo spettatore dai successivi 43 minuti.

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Un’escalation di violenza impressa su un vecchio VHS in formato 4:3. La resa è grezza, sporca, sia nell’immagine che nei colori; trasuda quel senso di analogico vintage, fatto di nastri e pellicole, di qualità non perfetta e dal retrogusto di clandestinità.

Il montaggio praticamente non esiste, a parte alcune scritte che dividono il film in capitoli e anticipano allo spettatore ciò che avverrà. Ammonimenti tipo schiaffi, calci, interiora... aghi. A onor del vero la maggior parte di The Devil’s experiment non risulta disturbante per un pubblico avvezzo al Cinema Estremo, anzi, a tratti è persino noioso, al punto che ci si arriva a chiedere come ha fatto un film del genere a guadagnarsi la nomea che ha.

Poi arrivano gli ultimi 4 minuti. E tutto è più chiaro. La telecamera inizia a zoomare sull’occhio della vittima e lì si ferma, in un primo piano del bulbo oculare che guizza nell’orbita e delle palpebre tenute aperte a forza: cosa fa il maniaco non ve lo dico, sappiate solo che è per quest’unica inquadratura prolungata che Guinea Pig – The Devil’s experiment si è guadagnato la sua fama.

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Certo, in confronto al sequel Guinea Pig 2 – Flower of flesh and blood assume i contorni di una barzelletta. Ma la potenza di quella manciata di minuti rimane impressa negli occhi (scusate il gioco di parole) dello spettatore molto, molto a lungo.


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Genere: estremo, horror

Titolo originale: Ginī Piggu - Akuma no Jikken

Paese, Anno: Giappone, 1985

Regia: Satoru Ogura

Sceneggiatura: Satoru Ogura

Produzione: Sai Enterprise

Durata: 43'

 

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