Malcolm & Marie è il ritratto di una storia d'amore, raccontata attraverso un litigio che dura un'intera notte, fino all'alba. Ma è anche il racconto della genesi creativa di un'opera, di quello che costa all'artista e a chi gli sta accanto, dall'ispirazione fino alla sua uscita. E infatti i due protagonisti sono un regista, che ha appena presentato in anteprima il suo film, e la sua compagna, ex attrice e sua musa ispiratrice.
Su questo duplice piano si snoda una vicenda teatrale e claustrofobica, fatta di dialoghi immensi, sapientemente arricchita da lunghi piani sequenza e da una fotografia elegante e raffinata, giocata sui toni del bianco e del nero. La bellezza visiva era necessaria in un film che si svolge interamente tra appartamento e giardino e che può contare solo sulla eccellente recitazione dei due innamorati protagonisti, Malcolm, il bravo John David Washington e Marie, interpretata da una formidabile e intensa Zendaya.

Lui rientra dall'anteprima, che si preannuncia un grande successo, euforico e felice. Lei è profondamente turbata e di pessimo umore.
Lo scontro appare inevitabile, ma inizia in sordina. Poi si placa, per deflagrare nuovamente e coinvolgere le vicende più intime e personali di ognuno, scandagliandone la personalità, le debolezze, le bugie, le verità più inconfessabili.
La storia del film (nel film) che Malcolm ha appena presentato in anteprima è quella di una ragazza tossicodipendente che vede tutta la sua difficile discesa agli inferi e risalita. Guarda caso, la sua fidanzata Marie ha vissuto una storia analoga; ma Malcolm non solo non ne riconosce l'aspetto autobiografico, si è dimenticato persino di ringraziarla nel momento della presentazione.

E qui si potrebbe aprire una interessante parentesi meta-cinematografica, perchè il regista del film Malcolm & Marie è Sam Levinson, il figlio del premio Oscar Barry Levinson, il quale ha un passato da tossicodipendente e ha trascorso la maggior parte della sua adolescenza tra ospedali, case di cura e centri di riabilitazione. Come se non bastasse, Levinson è reduce dal successo di una serie tv, creata per il network HBO, Euphoria, adattamento americano dell'omonimo show israeliano, che tratta proprio il tema della tossicodipendenza e del disagio psichico adolescenziale.
Ma, come dice Malcolm nel film, chi può dire da dove un autore abbia interamente tratto la sua ispirazione?
Dalla sua vita, certo, ma anche da quella delle tante persone che ha incontrato, con le quali si è relazionato e tanto altro ancora... Infatti Malcolm & Marie sono entrambi afroamericani e parlano a lungo, con amarezza ma anche molta ironia, di come i bianchi trattino i neri, eppure il regista Levinson è bianco. Ogni opera di un regista nero deve essere per forza un lavoro politico, secondo la critica cinematografica bianca?
Un regista coraggioso e innovativo come Sam Levinson è in grado di porsi domande di questo genere e anche di dare molte risposte, riuscendo a fare di Malcolm & Marie una commovente - ma non per questo meno spietata - storia d'amore. Con tutto quello che l'amore comporta: momenti difficili, lacrime, crudeltà, ma anche dichiarazioni appassionate e la difficile e profonda onestà d'animo di sapersi mettere a nudo di fronte all'altro.
Si parla d'amore oppure della creazione e del parto di un'opera d'arte? La differenza non sembra essere molta.

Genere: romantico, drammatico
Paese, Anno: USA, 2021
Regia: Sam Levinson
Sceneggiatura: Sam Levinson
Fotografia: Marcell Rév
Montaggio: Julio Perez IV
Interpreti: Zendaya, John David Washington
Colonna sonora: Labrinth
Produzione: Regency Enterprises, Agnellino, Fotokem
Distribuzione: Netflix
Durata: 106'
Data di uscita: 5 febbraio 2021