La quarta stagione di Boris arriva in esclusiva sulla piattaforma Disney+ e racconta con ironia il mondo dello streaming e delle piattaforme.
Per la gioia dei fan torna la quarta stagione di Boris, riveduta e aggiornata con le problematiche che deve affrontare la produzione di una serie tv del nostro tempo: dall’algoritmo alla famosa "dittatura del politicamente corretto", temi che arrivano prepotentemente a determinare anche le dinamiche sul set fino a rompere gli equilibri per alcuni personaggi. Uno su tutti Biascica. Ma andiamo per ordine.
Di cosa parla Boris 4
Come ha detto Caterina Guzzanti in conferenza stampa, Boris 4 parla di «un gruppo di boomer che ora arrancano, e che prima erano i re della merda»​. I boomer sono i protagonisti che abbiamo imparato a conoscere (e amare) nelle stagioni passate, che si ritrovano in un mondo che non è più il loro fatto di call, di algoritmi, di maggiore attenzione richiesta sul set e di inclusione. Insomma un mondo che con la merda non ha più molto a che fare.
E infatti, la merda è cambiata: dalla nostra soap opera preferita, Gli Occhi del Cuore, adesso si gira un colossal: La Vita di Gesù. Stannis e Corinna sono produttori, e il divo (sempre interpretato da Pietro Sermonti) nel pieno del suo delirio narcisistico vuole interpretare Gesù: ha infatti scoperto uno studioso in grado di affermare che Gesù è morto a 50 anni. E Stannis, ovviamente, ci vuole credere.
Non lo famo, ma lo dimo
Per andare in onda, ora bisogna convincere l’algoritmo della piattaforma. E come si fa? Sta tutto nelle mani dei tre sceneggiatori. Solo che non basta più «F4 basito»​: bisogna certamente parlare della vita di Gesù, ma la trama deve contenere il dramma, la teen story e il fantasma del passato.
Ecco allora che «Non lo famo, ma lo dimo»​ è il nuovo F4. E tra gli sceneggiatori spunta un delicatissimo omaggio a Mattia Torre, tra gli ideatori di Boris, scomparso precocemente: a lui i suoi amici e colleghi Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo dedicano una stagione 4 all’altezza delle precedenti.
Boris 4: una nuova comicitÃ
Ebbene sì: anche ai più scettici Boris 4 fa ridere. Fa ridere sia chi lo scopre per la prima volta, come una serie nuova e fresca; sia i fan che ritrovano i personaggi delle stagioni precedenti, ma con nuove battute miste a continui omaggi e citazioni ai tormentoni del passato.Â
Insomma, Boris 4 continua ad aprire ma un po’ meno a smarmellare.
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E trovare la serie aggiornata e così proiettata sul contemporaneo è davvero un piacere. A proposito, anche la sigla è cambiata: a cantarla sempre Elio, ma con un testo che giustamente riprende ciò che vediamo in questa stagione. Allora non c’è altro da aggiungere che DAI DAI DAI DAI: tutti a vedere Boris 4.