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Che Fai, Rubi?

29/03/2008 12:00

Giacomo Ferigioni

Recensione Film, Film Commedia, Woody Allen,

Che Fai, Rubi?

Tre anni prima di Prendi i soldi e scappa un giovane Woody Allen (che già si stava affermando come autore di testi comici per la televisione, presentatore, atto

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Tre anni prima di Prendi i soldi e scappa un giovane Woody Allen (che già si stava affermando come autore di testi comici per la televisione, presentatore, attore di cabaret e quant'altro) proponeva al grande pubblico la sua prima fatica. Non un vero e proprio film, in verità, bensì un'astuta (secondo i suoi produttori, perlomeno) operazione di ridoppiaggio di un film action orientale diretto l'anno prima da Senkichi Taniguchi. Saranno gli stessi due registi, prima dei titoli di testa, a presentare il film.


Del Woody Allen che conosciamo oggi, è bene dirlo, c'è molto poco, e tutto ad un livello fin troppo grezzo: Che fai, rubi? non coinvolge, non fa ridere se non in pochissimi momenti, un po' poco per un film di novanta minuti. Ad un'operazione che mostra la corda dopo i primi cinque minuti (e, in tutta sincerità, la sola definizione di film ridoppiato difficilmente farebbe presagire qualche risultato diverso da un prodotto amatoriale) bisogna pure aggiungerci una produzione travagliata; fu Allen stesso, prima dell'uscita del film nelle sale, a cercare di bloccare il film, sostenendo che fossero stati fatti cambiamenti da lui non richiesti (su tutti, la partecipazione dei The Lovin' Spoonful, palesemente posticcia). In seguito fu il regista stesso a mollare la disputa, e la pellicola uscì senza troppi problemi.


A prescindere da queste vicissitudini, allo spettatore resta solo il film: che non solo è noioso, ma stupido e infantile, meritevole di (eventuale) visione solo per i fan sfegatati del regista newyorkese. Buona fortuna.


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