photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

SOSTIENI IL PROGETTO

Accattone, l'esordio alla regia di Pier Paolo Pasolini: recensione

31/10/2012 11:00

Aurora Tamigio

Recensione Film, Film Italia, Pier Paolo Pasolini, Franco Citti,

Accattone, l'esordio alla regia di Pier Paolo Pasolini: recensione

Esordio di Pier Paolo Pasolini, il più anticonformista tra i film del regista

Primo film di Pier Paolo Pasolini, Accattone resta – anche in confronto alle ultime pellicole – il più anticonformista tra i film del regista, poeta, scrittore friulano. Girato nel 1961, in un'Italia calata ormai a pieno titolo nel boom economico e in un mercato cinematografico inondato dal successo della commedia, Pasolini dirige un film pessimistico e privo di speranze sulla situazione del basso ceto. In un paese in ascesa, dietro coloro che rapidamente migliorano la propria condizione sociale, c'è un'intera fetta di popolazione povera, senza possibilità, destinata alla sconfitta.

accattonepasolini1961wp-1604311890.jpg

Vittorio, detto Accattone (Franco Citti) è un fannullone di borgata che si fa mantenere da una prostituta, Maddalena (Silvana Corsini). Quando Maddalena finisce in carcere, Accattone, piuttosto che il lavoro, sceglie una vita di inedia e delinquenza, tra furti e malavita. Nemmeno l'amore di Stella (Franca Pasut), onesta e buona, riuscirà a redimerlo e un destino di solitudine ed emarginazione volgerà tragicamente.

Come per i film che verranno, Pasolini dedica una cura maniacale alla resa tecnica della sua opera che è, per connubio di forma e contenuto, la più densa di nozioni della sua cinematografia. Fotografia di Tonino Delli Colli, cammei di Sergio Citti e Elsa Morante, musiche di Bach, e lo sfondo della periferia romana, selvaggia, artificiale e squallida, amata/odiata da Pasolini in quanto perfetto scenario per ogni sua creazione. In Accattone l'itinerario pasoliniano spazia tra Casilina, Portuense, Acqua Santa, Testaccio, Pigneto, Centocelle, in un vero elogio della borgata romana. Mentre nei film che verranno il regista medierà la sua fede nella verosimiglianza scegliendo di affidarsi anche a professionisti, qui si affida soprattutto alle interpretazioni di attori presi dalla strada, credibili e selezionati mediante un'empatica fiducia nelle caratterstiche fisiche ed espressive dei prescelti. Per Accattone il protagonista scelto è Franco Citti - fratello del regista Sergio - il preferito di Pasolini, alla sua prima esperienza sullo schermo e da allora presente in altri sei dei suoi film.

19711-.jpeg

Per il suo esordio registico Pasolini dirige una sorta di trasposizione su schermo del suo romanzo con più azione, Una vita violenta. Di base c'è una riflessione lucida e indagante sul bene e sul male – tema che piacerà molto al cinema internazionale dagli anni '70 – e sul margine di scelta tra essi lasciato al sottoproletariato. Il personaggio di Vittorio è al limite tra criminalità e misera inerzia, in ogni caso ciò che lo caratterizza è il distacco dalle vicende che lo circondano, l'emarginazione più totale non solo dai processi socio-politici del suo tempo ma anche dai meccanismi umani intono a lui.

 

Accattone è ovviamente un film politico, ma soprattutto è una pellicola che riflette lo spirito antagonista del regista intellettuale.

 

Con pochissima voglia di sorridere e di assecondare la direzione leggera del cinema italiano, il desiderio di polemica riempie ogni sequenza di questa pellicola. Non per nulla le prime proiezioni furono oggetto di alcune travagliatissime disavventure, come l'assalto neofascista alla prima al cinema Barberini nel 1961 o la censura e il ritiro da quasi tutte le sale italiane, sino alla citazione per danni da parte di Salvatore Pagliuca, deputato DC il cui nome Pasolini utilizza nel film. Occorreranno molti anni prima che il cinema, quello francese prima degli altri, comprenda questa pellicola e la inserisca a pieno titolo tra le più importanti opere del XX secolo.

220px-accattone-1604311879.jpg

Genere: drammatico

Titolo originale: Accattone

Paese/Anno: Italia, 1961

Regia: Pier Paolo Pasolini

Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti

Fotografia: Tonino Delli Colli

Montaggio: Nino Baragli

Interpreti: Franco Citti, Franca Pasut, Silvana Corsini

Colonna sonora: Carlo Rustichelli

Produzione: Arco Film

Durata: 116'

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

Disclaimer legale
SilenzioinSala.com è un blog culturale e divulgativo gestito da appassionati di cinema, senza alcuno scopo di lucro. Non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della Legge n. 62/2001, poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità regolare e senza struttura redazionale organizzata. Tutti i contenuti pubblicati – articoli, recensioni, approfondimenti e immagini – hanno esclusivamente finalità informative, educative e critiche, in pieno rispetto della normativa sul diritto d'autore (L. 633/1941, art. 70 e seguenti). Le immagini utilizzate (come locandine, fotogrammi, still promozionali, loghi, ecc.) sono di proprietà dei rispettivi titolari dei diritti (produttori, distributori, artisti, ecc.) e vengono impiegate unicamente a scopo illustrativo e senza fini commerciali. Se un contenuto visivo pubblicato risultasse lesivo di diritti di proprietà intellettuale, invitiamo i titolari a contattarci per richiederne la modifica o la rimozione, che sarà effettuata con tempestività. SilenzioinSala.com declina ogni responsabilità civile e penale per un eventuale utilizzo improprio, illecito o strumentale dei contenuti da parte di terzi. Il sito può ospitare banner pubblicitari gestiti da circuiti esterni, il cui unico scopo è contribuire alla copertura dei costi tecnici e di gestione (hosting, manutenzione, domini, ecc.). La presenza di tali annunci non costituisce in alcun modo promozione o approvazione da parte nostra dei prodotti o servizi pubblicizzati. Non siamo responsabili per eventuali contenuti ingannevoli o dannosi presenti nei materiali promozionali visibili tramite il sito. Per maggiori informazioni clicca qui.

ULTIMI ARTICOLI

joker