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Spider-Man: Homecoming

05/07/2017 10:00

Riccardo Tanco

Recensione Film, CineComics, amazing, spiderman, spider holland,

Spider-Man: Homecoming

Il ritorno dell'Uomo Ragno al cinema

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Dopo essere entrato in contatto con gli Avengers, il giovane Peter Parker/Spider-Man (Tom Holland) inizia una propria lotta a favore del bene e della giustizia. Mentre cerca di conciliare la normale vita di un adolescente con quella di un supereroe, Peter dovrà tentare di sventare i piani malvagi di Adrian Toomes (Michael Keaton), un misterioso criminale soprannominato Avvoltoio.


Basato sull'omonimo fumetto Marvel creato da Stan Lee e Jack Kirby, Spider-Man: Homecoming è il nuovo film dedicato a uno dei più celebri supereroi targati Marvel, che torna sul grande schermo in questo secondo reboot del franchise dedicato al personaggio, seguendo la trilogia originale firmata da Sam Raimi tra 2002 e 2007 e il primo riavvio con i due capitoli diretti da Marc Webb nel 2012 e 2014. Sesto prodotto cinematografico dedicato all'Uomo Ragno,Spider-Man: Homecoming rientra come sedicesimo film dell'ormai consolidato Marvel Cinematic Universe. Il giovane attore inglese Tom Holland veste i panni del personaggio che ha già visto come intepreti Tobey Maguire e Andrew Garfield.


Ambientato subito dopo gli avvenimenti incorsi in Captain America: Civil War, dove il nuovo Spider-Man del MCU faceva la sua comparsa, Spider-Man: Homecoming si pone l'obiettivo di proseguire l'universo narrativo espanso creato dalle opere Marvel di questi anni e di rilanciare nuovamente il personaggio, dopo la fortunata trilogia di Sam Raimi e il meno riuscito duo di Marc Webb. Il regista Jon Watts (responsabile dell'horror Clown e del thriller Cop Car) realizza un action supereroistico che cerca di seguire in modo un po' pedissequo i modi e le idee cinematografiche della Marvel. In bilico tra action e il racconto di formazione, Spider-Man: Homecoming pare rivolgersi a un pubblico di giovanissimi con un tono eccessivamente leggero e mai veramente serio, facendo leva su atmosfere giocose da teen comedy.


Ma come parecchi predecessori appartenenti al mondo filmico Marvel, Spider-Man: Homecoming pare non possedere una propria identità, tra scopiazzature varie di Sam Raimi (alcune sequenze ottengono quasi un effetto riflesso) e veri e propri tentativo di ricalcarne le atmosfere, senza però riuscirci. Tra varie lungaggini di una scrittura che mette il pilota automatico a una sceneggiatura iper schematica, non migliora la situazione il poco incisivo Tom Holland, né tanto meno l'annacquatissimo villain interpretato da Michael Keaton, che prova a riproporsi come il nuovo Goblin di Willem Dafoe ma senza averne il giusto carisma. Resta poco, quindi: un film sì mediamente spettacolare ma per nulla sorprendente, che fatica a ingranare. Tornano i soliti temi: questioni risapute come il contrasto e la scelta tra una vita da eroe e una normale, il sacrificio e la responsabilità. Ma tutto appare innocuo e inerte, come la noiosa battaglia finale.


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