Dal 30 giugno è disponibile sulla piattaforma Netflix il film a episodi Homemade. Si tratta di un lavoro collettivo realizzato da diciassette registi che hanno girato altrettanti cortometraggi della durata variabile, dai quattro ai dieci minuti, durante il periodo di lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19. Il progetto è stato sponsorizzato da Pablo LarraÃn e Juan LarraÃn, fondatori della casa di produzione Fabula. I due fratelli cileni hanno contattato vari colleghi e colleghe, affinché raccontassero per immagini le loro sensazioni, le inquietudini e i cambiamenti nella loro quotidianità durante i mesi appena trascorsi.Â

I cortometraggi che compongono Homemade sono molto diversi fra loro sia per i contenuti, sia per le scelte stilistiche. Hanno, come unico filo conduttore, quello di voler raccontare aspetti della vita quotidiana durante questo periodo eccezionale che, per un verso o per l’altro, ha coinvolto tutti. Nomi noti si alternano a nomi meno conosciuti dal grande pubblico.
Lo stesso Pablo LarraÃn ha firmato uno dei cortometraggi che compongono questa opera collettiva; impegnati, fra gli altri, il giovane cineasta francese Lady Lj, il nostro Paolo Sorrentino, il cileno Sebastian Lelio, la regista libanese Nadine Labaki. Pablo LarraÃn, nel presentare questo progetto, ha voluto sottolineare come il messaggio di fondo riguardi «le avversità e come, per un momento davvero unico nella storia dell'umanità , stiamo vivendo tutti circostanze simili, nonostante i contesti, i paesi e le culture diverse».
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Homemade è un’idea valida e intrigante, purtroppo non supportata adeguatamente nella sua realizzazione in molti dei diciassette cortometraggi che la compongono. Le opere risultano spesso poco accattivanti, prive di coinvolgimento emotivo e centrate per lo più sulla quarantena vissuta dal regista o dai suoi familiari. Come avviene, ad esempio nel pessimo episodio diretto da Nadine Labaki, insieme al marito Khaled Mouzanar, dove ci viene proposta la loro figlioletta che improvvisa una storia con un liocorno di peluche. O come nel caso della regista Gurinder Chadha, che arriva ad autocitarsi quando si filma a guardare in televisione il suo film Sognando Beckham. Peggio ancora: Spazi, realizzato da Natalia Beristain, in dieci, sfiancanti minuti narra la quarantena vissuta in casa dalla piccola Jacinta e la relativa noia che, alla fine, trapela dai suoi comportamenti.
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Alcune perle, tuttavia, non mancano. Si tratta degli episodi diretti da Lady Ly, Sebastian Lelio e, soprattutto, quello realizzato dallo stesso Pablo LarraÃn. L’episodio di Lady Ly è una ideale continuazione – o appendice – del suo recente e sorprendente I Miserabili: in questo caso lo stesso drone con videocamera lì utilizzato, viene manovrato da Buzz, ragazzino solitario, per filmare quanto accade in una silenziosa Montfermeil, dove il virus ha colpito in maniera molto pesante. Non servono parole al cineasta franco-maliano per restituirci il senso di angoscia e straniamento che abbiamo vissuto tutti, con le code di fronte ai supermercati e le strade vuote da macchine e persone. Con la consapevolezza che il lockdown non ha livellato le differenze sociali ma, al contrario, le ha acuite. Tanto che il regista si chiede, mediante una didascalia finale: «Se i tempi sono duri e cattivi, per chi lo sono?»Â
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Sebastian Lelio, invece, nell’episodio intitolato Algoritmo, utilizza il musical per sperare, attraverso la protagonista, un cambio di vita rispetto al passato nel quale eravamo tutti parassiti. Terminando con il popolo che canta Il Cile si è svegliato. Paolo Sorrentino, dal canto suo, realizza un curioso video in cui fa interloquire fra loro due statuine del presepe napoletano che hanno le fattezze di Papa Bergoglio e della Regina Elisabetta. Due personaggi che, per forza di cose, hanno dovuto fare del distanziamento sociale il loro normale modo di vivere.Â
Last Call di Pablo LarraÃn è l’episodio migliore del film.
Un uomo anziano, ritiratosi a vivere in una casa di riposo, si collega in videochiamata con una sua vecchia fiamma, confessandole tutto l’amore e il desiderio che ha provato e prova ancora per lei. Nonché il rimpianto per averla abbandonata in gioventù. Ma la reazione della donna non sarà quella che il vecchio si aspetta, mettendo così a nudo tutta la sua ipocrisia e codardia. Un grande, piccolo film quello di Pablo LarraÃn, una commedia cinica sulla falsità , sulla sua meschinità e pochezza che termina con una frase che, nella sua durezza, rappresenta qualche cosa di veramente sconvolgente.Â

Genere: film collettivo, cortometraggi
Titolo originale: Homemade
Paese/Anno:Â Cile, 2020
Regia:Â Pablo LarraÃn, Lady Ly, Paolo Sorrentino, Sebastian Lelio
Sceneggiatura:Â Pablo LarraÃnÂ
Fotografia:Â Pablo LarraÃn, Lady Ly, Paolo Sorrentino, Sebastian Lelio
Montaggio:Â Pablo LarraÃn, Lady Ly, Paolo Sorrentino, Sebastian Lelio
Interpreti: Pablo LarraÃn, Paolo Sorrentino, Sebastian Lelio
Colonna sonora:Â -
Produzione: FabulaÂ
Distribuzione:Â Netflix
Durata:Â 138'
Data di uscita: 30/06/20