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Per la prima volta nella storia dei cinecomic, The Boys si pone la domanda delle domande: e se i supereroi fossero i cattivi? La recensione della prima, eccezionale, stagione della serie tv di Amazon Prime Video
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Ci hanno sempre insegnato che i supereroi combattono per la giusta causa. Possono essere burberi solitari come Batman, vendicatori violenti alla The Punisher, amichevoli Spiderman di quartiere o demoni risputati dall'Inferno come Spawn, ma se c'è una cosa che non viene mai messa in discussione: il loro senso di giustizia. I supereroi stanno sempre dalla parte dell'oppresso, del debole e, più in generale, dell'umanità . Geni del fumetto come Alan Moore o Mark Millar hanno reinterpretato in chiave umana e cinica i super, eppure nemmeno loro sono riusciti a scardinare questo caposaldo, né con Watchman, né con Wanted (il fumetto, lasciate perdere il dozzinale film di Timur Bekmambetov) o Superman: Red Son.
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Ci voleva Garth Ennis per sovvertire tale presupposto, ponendosi (e ponendoci) la domanda: e se i Super fossero cattivi? O peggio, se fossero dei cinici e menefreghisti che guardano solo il proprio tornaconto personale? La risposta a questa domanda si chiama The Boys.
Chi è Garth Ennis, il creatore di The Boys
Violenza, black humor e volgarità assortite, sono questi i tratti distintivi delle opere di Garth Ennis. Nato nell'Irlanda del Nord nel 1970, durante il periodo di scontri tra protestanti e cattolici culminato con la strage del Bloody Sunday. Probabilmente quel clima teso ha influito molto sulla formazione del giovane Garth, data la ricorrenza nelle sue opere di temi come religione e manipolazione delle masse. La sua creatura più famosa è Preacher, storia di un predicatore texano, Jesse Custer, posseduto da un essere soprannaturale, figlio di un angelo e di un demone. Il fumetto è stato a lungo corteggiato da Hollywood - si parlava di Mark Steven Johnson, quello che ha diretto il terribile Daredevil con Ben Affleck e l'inguardabile Ghost Raider con Nicholas Cage... meno male che questo progetto non si è mai concretizzato! - ma solo nel 2016 viene adattato in una serie tv curata da Evan Goldberg e Seth Rogen. Prodotta da AMC, ha un buon riscontro di critica e pubblico, riuscendo a conservare lo spirito del fumetto, al punto che Ennis decide di affidare al duo Goldberg/Rogen anche un'altra sua opera cult: The Boys.Â
Di che cosa parla The Boys, serie tv di Prime Video
A produrre The Boys ci pensano gli Amazon Studios, alla disperata ricerca di una serie di punta mentre The man in the High Castle si apprestava a giungere al termine. Il 26 luglio 2019 sbarca sulla piattaforma streaming la prima stagione. Lo show parte a bomba e a metà del primo episodio abbiamo già assistito a una donna che esplode in un geyser di sangue e ossa, a una scena omosessuale, a un nudo integrale maschile (unito a un sottotesto voyeristico), a molestie sessuali e a uno stupro.Â
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The Boys riflette in modo spietato la nostra società , ma con una piccola variante: i supereroi esistono. Non sono però paladini della giustizia, ma viziati, con un ego smisurato e una morale ambigua.
Celebrità snob che si credono al di sopra di tutto e tutti. A curarne gli interessi e l'immacolata immagine pubblica (oltre che produrre tonnellate di merchandising, serie tv, film e chi più ne ha, più ne metta) vi è la Vought, una società multimiliardaria che li usa come merce di scambio (il sindaco di Baltimora vuole un Super che protegga la sua città ? Il prezzo è 300 milioni l'anno) e caldeggia il loro ingresso nell'esercio. L'elite dei Super è rappresentata dai Sette, una sorta di rivisitazione della Justice League: c'è A-Train, l'uomo più veloce del mondo; Abisso, in grado di parlare con i pesci; l'uomo-invisibile Translucent; il silenzioso Black Noir; la novellina Starlight; l'amazzone Queen Maeve e il più potente dei supereroi: Patriota, con tanto di mantello a stelle e strisce.Â
La miccia della storia è la morte di Robin: una ragazza che, passeggiando mano nella mano con il suo fidanzato Hugie, viene accidentalmente travolta dal super-velocista A-Train. La Vought cerca di metterlo a tacere con un assegno di 45.000 dollari e un accordo di riservatezza, ma Hugie non ci sta. Vuole giustizia, ed è così che si imbatte in Billy Butcher, uno strano tizio deciso a mettersi contro la Vought e i Sette con qualsasi mezzo, possibilmente illecito.
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Doping, molestie e scandali politici in The Boys
Utilizzando i Super come metafora, The Boys mette lo spettatore faccia a faccia con la realtà . Un esempio? Il doping che infesta il mondo sportivo, rappresentato dalla smania di A-Train di restare a tutti i costi l'uomo più veloce del mondo, iniettandosi composto V nelle vene. Oppure l'ossessione dei genitori di proiettare i propri sogni sui figli: la madre di Starlight è disposta a tutto per far sì che la ragazza non abbia una vita ordinaria e la pressione psicologica (gli allenamenti incessati, la dieta rigidissima) si mischia agli esperimenti sui neonati. Una follia che richiama i campi di concentramento nazisti, ma negli Stati Uniti di oggi. E proprio Starlight, novellina di belle speranze, che da un giorno all'altro si trova a far parte dei Sette, è il fulcro di una delle scene più ostiche da digerire, che ricorda gli scandali denunciati dal movimento #metoo.Â
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Nella puntata 1x05 viene toccato un altro tema tanto interessante quanto delicato: la divinizzazione dei Super. Molti infatti li vedono come emissari della volontà di Dio e c'è chi asserisce perfino che Cristo fosse il primo dei Super. Tra di essi vi è il predicatore Ezechiele: un incontro spirituale con lui costa 15.000 dollari per un'ora! Un po' come l'ascesa alla beatitudine brevettata da Ron Hubbard per la sua chiesa di Scientology, rigorosamente a pagamento.
Infine c'è l'ipocrisia della Vought, all'apparenza immacolata, ma corrotta all'interno. Una potentissima multinazionale che detiene il controllo dei supereroi, li strumentalizza, genera milioni e sforna film e show tv per imbonire le masse. I discorsi preparati giorni prima di ogni evento, per assicurarsi che nessuno dica cose sbagliate; le accuse di molestie e di abuso di potere; lo sfruttamento dei dipendenti: le pressioni sui governi per il proprio tornaconto: dove lo abbiamo già sentito?Â
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La manipolazione del governo è uno dei temi di The Boys. La Vought cerca in ogni modo di far approvare una legge che consenta ai Super di entrare a far parte dell'esercito USA.Â
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La scena chiave per questa sottotrama è quella del "salvataggio" dell'aereo nella 1x04. Un aereo dirottato vola su acque internazionali, i Super arrivano e, se la missione andrà a buon fine, questa è la spinta mediatica che occorre a far approvare la legge in Senato. Qualcosa, però, va storto e l'aereo precipita senza lasciare superstiti. I media riportano la notizia che i terroristi hanno fatto schiantare l'aereo e che, se i Super fossero intervenuti, avrebbero potuto salvare i passeggeri. La spinta pubblicitaria arriva comunque. When fact is fiction and TV reality, cantava Bono in Sunday Bloody Sunday. Nessuno saprà mai la verità . La massa si beve l'ennesima bugia. La Vought vince.