Lo scorso 20 novembre Netflix ha ufficialmente inaugurato la stagione dei film natalizi lanciando sulla sua piattaforma Natale eXtraterrestre (traduzione del più efficace Alien Xmas), mediometraggio di animazione realizzato in stop-motion. Per gli appassionati del genere (che non solo i film di Natale) il principale motivo d’interesse è che l’intera produzione poggia sulle spalle dei fratelli Chiodo. Se vi state chiedendo chi siano costoro, eccomi qui apposta per rispondervi.
Charles, Stephen ed Edward Chiodo sono tre fratelli originari di New York che nel curriculum hanno una lunghissima gavetta come animatori ed effettisti speciali sin dall’inizio degli anni ’80, quando il cinema era affamato di artigiani come loro. Forse non li avete mai sentiti nominare proprio perché hanno sempre lavorato da invisibili dietro le quinte, ma tra le produzioni a cui hanno preso parte vi sono Vincent e Pee-wee's Big Adventure entrambi di Tim Burton (il primo è un cortometraggio in stop motion datato 1982, bellissimo!), la saga dei Critters dal primo al quarto episodio (con una menzione speciale nel terzo dove compaiono anche come sceneggiatori), Screamers – Urla dallo spazio tratto da un racconto di Philip K. Dick, il punkissimo Freaked – Sgorbi, la commedia natalizia Elf con Will Farrell, quel piccolo gioiello che è Team America: World Police realizzato tutto con marionette alla Thunderbirds. E poi, ovviamente, Killer Klowns from Outer Space, unico lungometraggio (datato 1988) in cui i tre fratelli risultano accreditati come registi, sceneggiatori, produttori ed effettisti speciali. Una bomba anarchica che galleggia in un limbo di trash, cult, slasher, monster-movie e film sulle invasioni aliene. Una vera chicca!
Insomma, tutto questo giro di presentazioni per arrivare a dire che Alien Xmas è la loro seconda prova concreta alla regia, la prima da 32 anni a questa parte se si omettono un minimetraggio e un paio di comparsate in TV.
Basato sull’omonimo libro scritto da Stephen Chiodo e illustrato da Charles Chiodo, il film racconta la storia di X, un piccolo alieno appartenente a una razza di cleptomani galattici, che viene mandato sulla Terra per innescare un piano di ruberia senza precedenti.
La sua razza lo manda perciò al Polo Nord, nel centro della Città del Natale, a una manciata di giorni dal fatidico 25 Dicembre. Ed è proprio mentre cerca di portare a termine la propria missione che X scoprirà il vero significato del Natale.
Come ogni favola che si rispetti, anche Alien Xmas cela una bella metafora e un forte messaggio pregno di spirito natalizio.
La razza di X è assetata di avidità e non si fa scrupolo a rubare ogni cosa che capiti a tiro, in una compulsiva corsa all’accumulo seriale. È un chiaro rimando al Natale della razza umana che, anno dopo anno (nemmeno nel 2020 del Covid19 è cambiato qualcosa), diventa sempre più una corsa al consumismo: l'unico imperativo è comprare regali, per sostenere l'economia del Paese.
Siamo talmente accecati dalla nostra smania di regali che, proprio come X e la sua razza, abbiamo dimenticato il vero significato di questa festa: Natale è la gioia di stare insieme e non solo accumulo di beni materiali.
Una bella stoccata e un messaggio decisamente forte se si pensa al prodotto per bambini di cui stiamo parlando. E poi Alien Xmas è realizzato in un sublime stop motion che si fonde alla perfezione con la correzione digitale. Insomma, 40 minuti che scivolano via che è un piacere e che magari ci faranno anche riflettere su cosa vuol dire Natale per noi, quest’anno più che mai.
Genere: animazione, fantascienza
Titolo originale: Alien Xmas
Paese, Anno: USA, 2020
Regia: Stephen Chiodo
Sceneggiatura: Kealan O'Rourke,
Dan Clark, Noah Kloor
Fotografia: Helder Sun, Aaron Wise
Colonna sonora: Adam Schiff
Produzione: Chiodo Brothers Productions, Golem Creations, Sonar Entertainment
Distribuzione: Netlfix
Durata: 42'