Amanti o no dei musical, Tutti insieme appassionatamente mette d’accordo chiunque. Un film intramontabile, che scalda il cuore e fa cantare anche i più restii. In questo periodo dell’anno ci viene riproposto, puntualmente. E tutte le volte ci viene voglia di (ri)vederlo.
Tratto dalla commedia musicale The Sound of Music di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, Tutti insieme appassionatamente esce nel 1965 per vincere, l’anno dopo, molti dei premi più importanti sulla scena mondiale. Il poliedrico regista Robert Wise (che vedremo impegnato nel 1979 nel film di fantascienza Star Trek) mette insieme la - ormai celebre - Mary Poppins (dell’anno prima, 1964) Julie Andrews e il canadese Christopher Plummer, in una commedia dei buoni sentimenti e dei finali lieti.
Austria, fine degli anni ‘30. Maria è una novizia dalla vocazione incerta (almeno agli occhi delle consorelle). Georg von Trapp è un comandante della marina austriaca, rimasto vedovo con 7 figli.
Quando lei diventa la governante di quella residenza imponente, dopo le iniziali ostilità , entra a fare parte della famiglia tanto da ritrovarsi in confusione e incerta sul suo reale futuro. Insomma, trama lineare e concreta su sfondo fiabesco: il paesaggio di Salisburgo ricorda una cartolina sfocata, antica, mai inviata.
Julie Andrews sveste i panni di Mary Poppins (li sveste veramente?) per assumere, per poco, quelli di suora e poi nuovamente diventare una governante. E, nell’immaginario collettivo, diventa la tata di tutti.
La vera chiave di volta del film è: cosa deciderà di essere Maria? Una suora ribelle o una quasi madre che porta musica e colore in un ambiente austero e militaresco? La maestosità della pellicola risiede proprio in questo dilemma. Maria, che già in convento aveva dimostrato di essere insofferente alla disciplina, riporta nella residenza von Trapp quel sapore di casa, di calore, di amorevole cura e giocosa fanciullezza che mancava da troppo. Â
Il fischietto del comandante, che metteva tutti in riga, lascia il posto alla chitarra di Maria che, invece, le file le rompe. I ragazzi von Trapp, che rispondevano al suono del fischietto, intonano e seguono le note di un altro strumento. Che cambierà per sempre il registro musicale di quella casa spenta e silenziosa. E, a poco a poco, tutti noi desideriamo a fare parte di questa famiglia; cantare e danzare insieme ai von Trapp e alla loro tata.
Tutto questo, ci fa (quasi) dimenticare che sullo sfondo sta per iniziare la Seconda Guerra Mondiale. La realtà ci chiama all’appello nella seconda metà del film. E anche se la guerra non si può risolvere con canti e danze, gli insegnamenti di Maria si rivelano fondamentali: occorre rimanere uniti e scegliere, se necessario, di rompere le file. E anche il capitano della famiglia, Georg von Trapp, inizialmente impegnato e schierato, sceglie di affrontare il suo conflitto personale. Che è, poi, quello di tutta l’Austria.
Il film di Robert Wise, che andrebbe guardato in piedi, danzando e cantando tutto il tempo, ci ricorda che si vince non perché in tanti e non perché soli: si vince tutti insieme, sempre. Ecco allora che il titolo italiano Tutti insieme appassionatamente si riferisce alla gioia di vivere tutti insieme, come famiglia e anche come nazione.
Genere: commedia, musicale
Titolo originale: The Sound of Music
Paese, Anno: USA, 1965Generemusicale, drammatico
Regia: Robert Wise
Sceneggiatura: Ernest Lehman
Fotografia: Ted D. McCord
Montaggio: William Reynolds
Interpreti: Julie Andrews, Christopher Plummer, Eleanor Parker, Richard Haydn, Peggy Wood, Anna Lee, Portia Nelson, Ben Wright, Daniel Truhitte, Norma Varden, Marni Nixon
Colonna sonora: Richard Rodgers
Produzione: 20th Century Fox
Distribuzione: 20th Century Fox, Disney
Durata: 174'