I primi di dicembre inizia a circolare in rete la notizia «Charlie Brooker realizzerà un film sul 2020». Ed è subito hype perché, dai, è un matrimonio talmente perfetto e scontato che sembrava assurdo che nessuno ci avesse ancora pensato! Da una parte abbiamo Charlie Brooker, ovvero la mente dietro una delle migliori serie di fantascienza (sì, resta tale anche dopo il passaggio a Netflix) di questo secolo: Black Mirror.
Un concentrato di angosce, paure e paranoie messe sotto la lente d’ingrandimento di varie tecnologie distopiche, ma mai troppo lontane dalla nostra realtà, per farci riflettere sulla società in cui viviamo. In alcuni casi persino interrogandosi (e interrogandoci) su cosa significhi davvero “essere umani”, che poi è anche un po’ l’essenza della fantascienza più bella.
Dall’altro lato c’è il 2020, un anno che non ha bisogno di presentazioni e che sicuramente rimarrà nei libri di storia. La pandemia di Covid e il conseguente lockdown sono stati un evento unico, che svariate generazioni ricorderanno per tutta la vita e di cui parleranno a chi verrà in futuro. Una gigantesca esperienza collettiva che non ci ha divisi, bensì tenuti coesi (anche se no, non ne siamo usciti migliori, come molti auspicavano) dalla consapevolezza di essere tutti chiusi in casa.
All’inizio del lockdown di marzo c’era un meme che spopolava: un ragazzo che reggeva un cartello con la scritta «This episode of Black Mirror sucks». Questo episodio di Black Mirror fa schifo. Perché ammettiamolo, sembrava davvero di essere finiti in un lungo episodio della serie di Brooker.
Death to 2020 è arrivato su Netflix negli ultimi giorni dell’anno, uscendo in tutto il mondo tra il 27 e il 31 dicembre: quale miglior modo per salutare un anno così nefasto, turbolento e logorante... augurandogli di andare a morire senza troppe remore?
Chi si aspetta d’immergersi in atmosfere distopiche che fondono (ancor di più) la nostra realtà con la fiction di Black Mirror, però, rimarrà in parte deluso perché Death of 2020 è qualcosa di diverso. L’impostazione è quella del mokumentary che unisce fatti di cronaca (vera) dell’anno appena trascorso con interventi di vari opinionisti ed esperti. C’è lo storico, il ricercatore, il cittadino medio, la perbenista, l’addetto stampa del Presidente, il multimilionario... c’è persino la Regina Elisabetta. La genialità è che tali personaggi sono interpretati da attori del calibro di Samuel L. Jackson, Lisa Kudrow, Laurence Fishburne (voce narrante), Joe Keery, Cristin Milioti e Hugh Grant che, dopo anche l’ottima performance sfoggiata in The Gentlemen, è un piacere ritrovare in splendida forma.
Death to 2020 è satira allo stato puro, forse non dissacrante quanto avrebbe potuto essere, ma comunque divertente, che getta lo spettatore dentro una centrifuga di cronaca, fiction e cultura pop.
I due grossi catalizzatori, come già accaduto per Borat 2 (prodotto molto simile sotto numerosi aspetti, dal tono ai temi trattati), sono la pandemia di Covid e le elezioni presidenziali degli USA, anche se a onor del vero non viene trascurato praticamente nulla: gli incendi in Australia, Greta Thumberg, l’ipocrisia dell’Academy Award, l’omicidio di George Floyd, i vaccini, i balletti di Fortnite e anche un plauso d’onore per l’Italia, che è stata la prima a chiudere tutto.
Ma dove veramente si raggiunge l’apice della genialità è nei titoli di coda, che contengono spassosi spoiler su ciò che potrebbe accadere nel corso del nuovo anno.
E, viste le premesse di questo 2021, che in appena una manciata di giorni ha già incasellato un assalto al Campidoglio, il ban di Trump da Twitter, la crisi del governo mentre mentre siamo sull’orlo di una terza ondata di pandemia… non vediamo l’ora di assistere a Death to 2021! Sempre che si riesca ad arrivare incolumi alla fine di quest’anno.
Genere: comico, mockumentary
Paese, Anno: USA/Regno Unito, 2020
Regia: Al Campbell, Alice Mathias
Sceneggiatura: Charlie Brooker
Fotografia: Jamie Cairney
Interpreti: Samuel L. Jackson, Hugh Grant, Lisa Kudrow, Leslie Jones, Joe Keery, Kumail Nanjiani, Laurence Fishburne
Produzione: Broke and Bones
Distribuzione: Netflix
Data di uscita: 27/12/2020
Durata: 70 '