Se c’è una certezza nell’universo della Marvel è sicuramente l’immenso valore cinematografico di ogni pellicola che compone la saga dei Guardiani della Galassia, tanto amata dal pubblico (che il regista, James Gunn, ringrazia persino nei titoli di coda) e senza dubbio ormai caposaldo dell’intero MCU.
Siamo arrivati al capitolo finale di questa trilogia, il più maturo, e il commiato non poteva essere migliore, sebbene sia sempre complesso chiedere allo spettatore di abituarsi all’idea di non poter avere più notizie da parte di personaggi che hanno composto per lui una famiglia “non convenzionale”.
Un altro grande merito da attribuire a questa saga è la sua forte compattezza narrativa, questa coerenza che l’ha resa tanto cara al pubblico, assolutamente risultato della continuità registica e della visione narrativa di James Gunn, che li ha interpretati e fatti crescere secondo la sua sensibilità, rendendoli credibili e sinceri.
James Gunn, nonostante i suoi trascorsi (licenziato da Disney nel luglio 2018 per tweet inappropriati), firma quindi una pellicola finale empatica e commovente, che regala al pubblico un ultimo forte abbraccio di saluto.
Al cinema dal 3 maggio, il sequel è la chiusura perfetta di un cerchio in cui le dinamiche familiari, amorose, degli episodi precedenti si raccordano in una sintesi più ampia, quella umanizzante, nell’amore universale che tocca tutti, outsider, specie "minori" e ogni forma di vita.
A livello cinematografico questa pellicola è grandiosa: tutti gli elementi visivi concorrono a realizzare un’opera in cui - come negli episodi precedenti - la colonna sonora è elemento fondamentale nel linguaggio della narrazione, ma qui è assolutamente amplificazione di sentimenti.
La scena si apre con una versione acustica di Creep dei Radiohead, funzionale a introdurre allo spettatore una delle piste narrative di cui è depositario il cuore di questo terzo capitolo: cioè la storia di Rocket, attraverso un piano sequenza intenso e malinconico, preludio di tutti gli addii che dovremmo affrontare nel finale del film.
La storia riparte dai nostri eroi, alle prese con una nuova minaccia dell'Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji) che questa volta investe direttamente il piccolo Rocket.
Il piano di realizzare una società perfetta continua a significare esperimenti mostruosi sulle diverse forme di vita. Mentre i Guardiani cercano di affrontare la morte della loro Gamora (Zoe Saldana), sul pianeta irrompe una forza inarrestabile e misteriosa che sembra voler rapire Rocket. Per salvare il loro amico, Peter Quill (Chris Pratt), Star Lord, Nebula (Karen Gillan), Drax (Dave Bautista), Mantis (Pom Klementieff) e Groot saranno messi a dura prova.
Guardiani 3 è un crescendo di sentimenti e di emozioni, che affronta due tematiche principali. Il tema del rispetto per ogni forma di vita - di cui è simulacro la vicenda del procione («Non sono un procione!») Rocket - e quello dell’uscire dal guscio, di cui si fanno portavoce tutti i protagonisti nella ricerca di un loro senso nel mondo (o meglio nei mondi?). Rispetto alla visione assistiamo a uno spettacolo cinematografico splendido, che si avvale di grandangolari e della stupefacente fotografia di Henry Braham, impreziosita da meravigliosi effetti visivi.
Questi Guardiani sono ora umanizzati, pieni di dubbi e di paure. Sebbene il protagonista principale sia Rocket, ogni personaggio riesce a mettere del suo dalle pieghe della narrazione; trova il suo spazio, affronta il suo destino, e il ritmo è talmente avvolgente e familiare che l’attenzione del pubblico difficilmente può cedere. Flashback e narrazione lineare si alternano fino alle fasi finali questo episodio forse meno “urlato” rispetto ai due capitoli precedenti ma di una forza e coinvolgimento senza dubbio maggiore.
Guardiani della Galassia Vol. 3 è l’unica conclusione possibile della saga cinematografiche di James Gunn, in cui autoironia, dialoghi (finalmente) sboccati ed esilaranti sdrammatizzano il tema del weirdo. E sulle note di Badlands di Bruce Springsteen conclude il viaggio dei Guardiani sul grande schermo.
Adesso siamo cresciuti e tocca affrontare da soli le incognite del futuro. Così salutiamo i nostri beniamini che ci hanno aiutato fin qui. Dopotutto, the dog days are over, no?
Genere: azione, fantascienza, commedia, cinecomic
Paese, anno: USA, 2023
Regia: James Gunn
Sceneggiatura: James Gunn
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Fred Raskin
Musiche: John Murphy
Interpreti: Chris Pratt, Zoe Saldana, Karen Gillan, Elizabeth Debicki, Bradley Cooper, Vin Diesel, Dave Bautista, Pom Klementieff, Sean Gunn, Will Poulter, Sylvester Stallone, Chukwudi Iwuji, Maria Bakalova, Daniela Melchior, Michael Rosenbaum, Nico Santos
Distribuzione:The Walt Disney Company Italia
Produzione: Marvel Entertainment, Marvel Studios
Durata: 150 min
Data di uscita: 3 maggio 2023