Cosa c'è dietro a una foto di classe? A guardarla superficialmente solo un insieme di volti ed espressioni di persone messe in posa; ma per chi l'ha vissuta, sia da insegnante sia da alunno, c'è un vero e proprio mondo fatto di caratteri, di gesti, di voci, di risate, di avventure vissute insieme. Di età che non potranno più tornare e saranno sempre incise nella nostra memoria.Â
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In uscita nelle sale italiane il 19 settembre, Il maestro che promise il mare, narra la storia vera di Antoni Benaiges, raccontato nel libro omonimo El maestro que prometió el mar di Francesc Escribano.
In realtà il film tratta di due storie parallele.Â
La prima è ambientata nel 1935 e parla del maestro Antoni Benaiges, che accetta l’incarico di insegnare in un piccolo e isolato villaggio di Burgos, in Spagna: mal visto dagli adulti, il maestro instaura invece un intenso legame con i suoi studenti.Â
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È una scuola mista - non molto lontana da quelle dei nostri piccoli borghi, raccontate nel film Un mondo a parte - e infatti la classe è varia e ha età comprese tra i 6 e 12 anni. Sono tutti bambini che non hanno mai viaggiato, che non sono mai andati oltre al borgo che li ha visti nascere. Il maestro è invece di Tarragona, città catalana affacciata sul Mediterraneo, e fa quindi loro la promessa di portarli a vedere il mare. Nel frattempo, il regime franchista prende sempre più piede.
Alla storia di Antoni, si intreccia quella di Adriana, nipote di uno dei suoi studenti, che 75 anni dopo tenta di ricostruire la storia del maestro, attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto.
Antoni Benaige era un insegnante freinetista, cioè seguace del pedagogo francese Celestin Freinet, che basava i suoi studi sullo sviluppo naturale del bambino: si lascia da parte la classica lezione frontale per insegnamenti basati sulla continua scoperta del discente, sullo scambio e sul continuo dibattito a partire dalle idee dei bambini.
Esattamente come un insegnante precario contemporaneo, anche nella Spagna del 1935 Antoni per accettare una cattedra ha dovuto lasciare la sua città natale per spostarsi in un paesino dell’entroterra spagnolo: Banuelos de Bureba.Â
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Se il suo metodo era all’avanguardia in città più grandi come Tarragona o Madrid, in un paesino chiuso un metodo d’insegnamente del genere non era visto di buon occhio. Del resto, prima di Antoni, il maestro era un prete che nei bambini cercava solo la disciplina e non la meraviglia, lo stare insieme, la curiosità . Il potere e il piacere dell’insegnare che non conosce regole né paletti, ma solo la felicità e la scoperta dei bambini.Â
La storia di Arianna è invece ambientata ai giorni nostri, nel 2010. Per volere del nonno quasi morente, si mette in cerca dei resti del bisnonno scomparso a causa del regime franchista. La trama di Arianna vuole mettere in luce la storia di tante famiglie che ancora cercano i loro cari, sepolti nelle fosse comuni durante il regime.Â
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Il maestro che promise il mare è un film sulla memoria alla paura della sua perdita e all’importanza di mantenerla.Â
Se il mondo di Antoni è pieno di vita e di entusiasmo, sottolineato dalla fotografia con toni caldi, quello di Arianna è dominato dalla morte e dall'oblio. Quest'ultima combatte con tutte le sue forze per avere notizie, per cercare la storia del bisnonno; infine riuscirà ad ottenerla anche grazie ai quaderno che lo stesso Antoni aveva creato insieme ai suoi alunni: vere e proprie testimonianze di una scuola, di una parentesi di vita di cui si sarebbe persa ogni traccia.Â
Genere: drammatico
Paese, anno: Spagna, 2023
Regia: Patricia Font
Sceneggiatura: Albert Val
Fotografia: David Valldepèrez
Montaggio: Dani Arregui
Interpreti: Enric Auquer, Lala Costa, Luisa Galvasa.
Distribuzione: Officine Ubu
Produzione: Maite Fontanet
Data di uscita: 19 settembre 2024
Durata: 105'