Berlino, estate ’42 (in originale In Liebe, Eure Hilde) è un film del regista tedesco Andreas Dresen distribuito in Italia da Teodora Film a partire dal prossimo 20 marzo. Ispirato a fatti realmente accaduti nella Germania nazista negli anni della guerra, il film di Dresen ha come tema un fenomeno che, almeno qui da noi, è poco conosciuto: quello dell’opposizione al nazismo da parte di gruppi di giovani che tentavano di scuotere l’opinione pubblica mediante azioni per lo più di propaganda.
In passato era stato portato sul grande schermo il caso più noto, quello del gruppo della Rosa Bianca dei fratelli Hans e Sophie Scholl di Monaco con La Rosa Bianca - Sophie Scholl di Marc Rothemund. Mai, però, era stata raccontata la storia della cosiddetta Orchestra Rossa, nome dato dalla Gestapo a una rete di spionaggio sparsa nel territorio tedesco a favore dell’Unione Sovietica.
Di che cosa parla Berlino, estate '42
Nell’estate del 1942 Hilde (Liv Lisa Fries), donna giovane e riservata, fa la conoscenza di Hans (Johannes Hegemann), suo futuro marito da cui aspetta un bambino. In quell’estate così felice Hilde decide di seguire Hans aderendo al gruppo di resistenza antinazista del quale l’uomo fa parte.

Un’attività che porterà i due e altri componenti del gruppo a essere arrestati dalla Gestapo e trasferiti in carcere, dove Hilde partorirà in attesa del processo.
Dresen per raccontare la storia di Hilde e dei suoi compagni, fa ricorso a due piani temporali differenti e ben definiti. Da un lato il presente rappresentato dal carcere, dalla violenza, fisica e psicologica, a cui i prigionieri vengono sottoposti e, per Hilde, dalla nascita del piccolo Hans e dalla maternità portata avanti per mesi, con grande forza d’animo, all’interno della prigione. Dall’altro il passato, per il quale Dresen fa grande ricorso a flashback distribuiti all’interno del racconto in ordine cronologicamente non lineare, che svelano i momenti felici e intimi dell’estate di innamoramento e lotta di Hilde e Hans.


Una storia giocata sul doppio e sugli opposti
Una dicotomia che è il fulcro della vicenda, con una narrazione che alterna in continuazione i tetri ambienti della galera al sole che benedice la voglia di vivere dei protagonisti.
Dresen è molto bravo a rendere tutti i suoi personaggi estremamente veritieri, senza scadere nella retorica del nazista brutale e dell’antinazista puro e senza paura.
Infatti, se da un lato mostra una Hilde intimorita e piena di paura per la sorte sua e del piccolo Hans, il bambino chiamato con lo stesso nome del padre, in cui riesce a trovare la forza per non abbandonarsi alla disperazione, dall’altro descrive i suoi carcerieri senza i cliché di genere. Riuscendo anche a donare alla secondina Anneliese Kühn (Lisa Wagner) una parvenza di umanità.

Al contrario, ciò che della sceneggiatura di Laila Stieler convince meno sono le scene estive. Lo scopo è quello di creare un contrasto netto fra le due stagioni del film, ma il modo con cui lo scopo viene raggiunto, i tanti bagni al fiume, le molte storie sentimentali e le ripetute corse in moto portano a una eccessiva reiterazione di scene tutto sommato simili, che genera stanchezza e una sorta di disinteresse nello spettatore.

Al di là di questo, grazie in particolare alle scene ambientate nel presente della prigione di Plötzensee, Berlino, estate ’42 è un film apprezzabile, soprattutto perché permette di conoscere la storia di una formazione resistente di cui poco o niente si sapeva, da noi ma anche in Germania, per lo meno in quella che un tempo era la Germania ovest.

Genere: drammatico
Paese, anno: Germania, 2024
Regia: Andreas Dresen
Interpreti: Liv Lisa Fries, Johannes Hegemann, Sina Martens, Lisa Wagner, Alexander Scheer, Emma Bading, Lisa Hrdina, Lena Urzendowsky
Sceneggiatura: Laila Stieler
Fotografia:Judith Kaufmann
Montaggio: Jörg Hauschild
Distribuzione: Teodora Film
Produzione: Pandora Film
Data di uscita:20 marzo 2025
Durata:124 min