photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

SOSTIENI IL PROGETTO

Black Mirror (2025), la recensione della stagione 7: Charlie Brooker torna a raccontarci l'essere umano e la t

06/05/2025 10:00

Marco Filipazzi

Recensione Serie TV, Netflix Original, Di Tendenza, Serie Tv Regno Unito, Serie Tv Drammatico, Charlie Brooker, Serie Tv USA, Serie Tv Fantascienza, Black Mirror,

Black Mirror (2025), la recensione della stagione 7: Charlie Brooker torna a raccontarci l'essere umano e la tecnologia

Giunto alla settima stagione, lo show di Charlie Brooker si conferma uno dei più interessanti nel palinsesto di Netflix e ci regala una delle migliori stagioni.

Giunto alla settima stagione, lo show di Charlie Brooker si conferma uno dei più interessanti nel palinsesto di Netflix e ci regala una delle migliori stagioni di sempre.

Sono passati 14 anni da quando abbiamo fissato il distopico specchio nero per la prima volta e, nonostante in questo lasso di tempo siano cambiate davvero un sacco di cose (sia nel mondo che ci circonda, sia nella logica dell’intrattenimento televisivo), Black Mirror non ha perso un’oncia del suo inquietante fascino. 

 

Giunto alla settima stagione, lo show di Charlie Brooker si conferma uno dei più interessanti e attesi del palinsesto di Netflix e ci regala una delle migliori stagioni di sempre: sei episodi di altissimo livello, da ogni punto di vista.

Protagonista Adolescence Serie Netflix

Perchè Black Mirror ci piace così tanto

La forza di Black Mirror è sempre stata il modo in cui riesce a raccontarci la nostra realtà e il rapporto sempre più morboso che abbiamo con la tecnologia: se consideriamo che la serie è nata nel 2011, sono stati davvero molti i cambiamenti che ci hanno impattato nel nostro quotidiano. Alcuni sono stati addirittura previsti! Oggi molto di più che 14 anni fa la tecnologia è parte di noi, è insita in tutto ciò che facciamo, spesso radicata in modo talmente capillare che nemmeno ce ne rendiamo conto.

 

Guardare Black Mirror equivale quasi a farsi una seduta di autoanalisi: comodi sul divano di casa nostra schiacciamo il tasto play e iniziamo ad ascoltare ciò che il terapeuta Brooker ha da dirci. E mentre seguiamo la sua narrazione, ci troviamo a dover fare i conti con noi stessi.

I protagonisti della serie sono persone comuni la cui vita d’un tratto viene sconvolta ed è inevitabile che, come spettatori, ci immedesimiamo nei loro panni domandandoci: “Io agirei così?”. La genialità di Black Mirror sta nella sua costruzione, nel fatto che le scelte che intraprendono i personaggi sono assolutamente logiche e condivisibili; perciò la risposta che finiamo per darci è quasi sempre “sì”. 

 

Alla fine dell’episodio scopriamo così di trovarci a fissare la nostra immagine riflessa dentro un distorcente specchio nero mentre un senso di disagio ci serpeggia attorno alla bocca dello stomaco.

black-mirror-7-rece34.webp

Sei sono gli episodi che compongono questa settima stagione, qui sotto riportati nel rigoroso ordine in cui appaiono su Netflix. La classifica dal migliore al peggiore la lasciamo fare a voi.

7x01, Gente comune: il diritto alla salute e (in generale) a stare bene

Come suggerisce il titolo, la storia è molto semplice: i protagonisti sono Amanda e Mike, una coppia ordinaria il cui grande sogno è avere un bambino e creare una famiglia. Quando lei cade in un coma irreversibile, la sola via che Mike ha per salvarla è rivolgersi a un’azienda di biotecnologie in grado di “riattivare” la parte di cervello ora spenta al modico costo di 300 dollari al mese: disperato, l’uomo accetta ma da quel momento la coppia verrà trascinata sempre più a fondo in un gorgo di debiti insanabili.

 

Attraverso questo canovaccio Charlie Brooker ci parla di molteplici cose: dalla privatizzazione della sanità USA, che letteralmente riduce famiglie sul lastrico; all’accanimento terapeutico, sino all’assuefazione per i servizi in abbonamento (streaming e non). Nel nostro quotidiano un esempio su tutti: quando Netflix arrivò in Italia (era l’ottobre 2015) il suo pacchetto base costava € 7,99; oggi il Piano Standard per avere le stesse, identiche condizioni di 10 anni fa, costa € 13,99. E non lo puoi nemmeno più dividere con amici o parenti. In ultima battuta Gente Comune ci fa riflettere su quanto le cose che ci fanno star bene siano fuggevoli ed effimere.

black-mirror-7-rece1.jpegblack-mirror-7-rece-9.webp

7x02, Bestia nera: una riflessione sul gaslighting

Maria lavora in un’azienda dolciaria e, durante un test di degustazione, incontra una sua vecchia compagna del liceo: Verity. Per una serie di fortuite circostanze le due diventano in breve tempo colleghe ma, nel momento in cui finiscono a lavorare nello stesso ufficio, Maria inizia ad accorgersi di piccole variazioni nella sua vita rispetto ai propri ricordi, inducendola a commettere sempre più errori che si ripercuoteranno anche nel suo lavoro.

L’episodio è una riflessione sulla manipolazione e il gaslighting, ma anche parzialmente sul bullismo e il desiderio di vendetta. Il finale è molto meno angosciante di quanto ci si potesse aspettare e si apre a improbabili scenari fantascientifici alla Rick & Morty.

7x03, Hotel Reverie: un omaggio alla vecchia Hollywood

Un omaggio alla Hollywood romantica degli anni ’40. Una star del cinema viene ingaggiata per rivisitare il classico Hotel Reverie grazie a una nuova tecnologia immersiva che la farà entrare letteralmente dentro il film. Ma le cose, ovviamente, non andranno per il verso giusto: ciò che all’inizio sembra solo una simulazione generata dall’AI prenderà sempre più coscienza di sé.

La scintilla di questo episodio sembra essere “il remake a ogni costo”, arrivando all’estremo di sostituire il protagonista maschile di un classico con una donna afroamericana (c’è una battuta abbastanza esplicita a un certo punto). Ma è una critica che non va oltre la superficie. Il vero perno narrativo è la storia d’amore tra le protagoniste che fa emergere una relazione repressa negli anni '40, facendo leva su concetti come frustrazione, negazione e depressione.

12black-mirror-7-rece1.webp13black-mirror-7-rece1.jpeg1black-mirror-7-rece1.webp

San Junipero è considerato uno dei migliori episodi di Black Mirror e Hotel Reverie cerca in qualche modo di accodarsi a molte delle sue tematiche, al punto che sull’internet stanno fiorendo varie teorie che mettono in relazione i due episodi. Che questo sia vero o meno – Black Mirror ha sempre avuto la mania di includere vari inside joke nei suoi episodi, ne è un esempio il fatto che proprio in questa puntata si veda sulla scrivania di uno dei tecnici un gigantesco tomo intitolato Bandersnatch, l’episodio interattivo della serie – poco importa: la verità è che Hotel Reverie è l’episodio di questa stagione con il finale più positivo, oseremmo dire quasi un lieto fine.

black-mirror-7-rece09.webp

7x04,Come un giocattolo: alla regia c'è David Slade

Un uomo viene arrestato con l’accusa di omicidio, ma il suo interrogatorio si trasforma ben presto in un lungo monologo che ripercorre la sua vita. Da recensire i videogiochi passa ad accudire una popolazione di creature digitali, i Throng, che iniziano a parlargli e richiedere sempre maggior impegno, sino ad alienare del tutto l’uomo. 

 

La premessa è divertente (in parte anche autobiografica dato all’inizio della sua carriera Charlie Brooker recensiva videogiochi proprio per la rivista che appare nell’episodio: PC Zone!), ma il ritmo serrato lo fa diventare un episodio sempre più angosciante e lo proietta verso il finale nerissimo che assomiglia all’incipit di un libro di Stephen King (se ve lo state chiedendo, Cell).

black-mirror-7-rece.jpeg

L’episodio getta interessanti spunti di riflessione: ad esempio, la capacità dell’uomo di interagire con altre specie e i cambiamenti che la tecnologia (in questo caso declinata sotto forma di videogioco) può provocare in noi stessi, alla società e da qui ripercuotesti sul concetto più vasto di “umanità”. 

 

Vale la pena segnalare la regia è di David Slade, che per la serie aveva già diretto l’episodio 4x05 Metalhead (quella in bianco e nero con il cane robot) e il film interattivo Bandersnatch.

black-mirror-7-rece-99.webp

7x05, Eulogia: Black Mirror diventa psicanalisi

Insieme a Come un giocattolo, anche questo episodio è molto verboso; al punto da sembrare quasi una lunghissima seduta di psicanalisi. Un uomo (interpretato da uno straordinario Paul Giamatti che regge praticamente da solo l’intera puntata) scopre della morte di una sua ex fidanzata. In vista dei funerali, la famiglia sta raccogliendo ricordi sulla defunta per creare un memoriale immersivo. Connettendosi a un dispositivo, l’uomo riuscirà letteralmente ad entrare in vecchie fotografie nel tentativo di recuperare ricordi ed emozioni sopite, spesso dolorose soprattutto dal momento in cui capiamo che la loro relazione è stata tutt’altro che a lieto fine.

 

Eulogia è un episodio straziante che mette il protagonista e lo spettatore davanti a quel dedalo di “what if” che ognuno di noi si è lasciato alle spalle: un groviglio di rimpianti, parole non dette, scelte sbagliate. Ed è impossibile non sentire un groppo in gola nel momento in cui arrivano i titoli di coda su di un assolo di violoncello.

black-mirror-7-rece-0.webp

7x06, USS Callister: into Infinity: l'episodio sequel

Non si era mai visto all’interno della serie il sequel di un episodio. È anche vero che se c’era una puntata dal finale tanto aperto da necessitare una chiusura, quella era USS Callister. Il programmatore cattivo muore, i protagonisti fuggono dal gioco in cui erano tenuti prigionieri… sì, ma poi dove vanno? Che gli succede? Ecco, USS Callister: into Infinity (diretto rimando a Star Trek: into darkness) riprende proprio da qui: l’equipaggio è entrato in internet nell’universo di gioco dove ci sono gli altri utenti online e lì cerca di sopravvivere.

 

Nel frattempo, nel mondo reale, vengono segnalate una serie di anomalie di gioco in cui gli utenti vengono attaccati da personaggi che sembrano comparire dal nulla. L’equipaggio della USS Callister, appunto.

black-mirror-7-rece7.jpeg

Il fulcro della puntata è, ancor di più rispetto alla sua precedente, esistenziale; una riflessione su cosa sia reale e sulla nostra percezione di realtà. Concetti che molto devono alla filosofia paranoica di Philip K. Dick e in particolare alla coscienza sopita di Blade Runner o Gli androidi sognano pecore elettriche. Nel mondo reale la critica è rivolta, in maniera decisamente non velata, alle multinazionali per cui gli utenti sono solo numeri e fonte di introiti. 

 

Il finale chiude praticamente tutti gli spunti narrativi, ma nonostante ciò non si preclude del tutto la possibilità di un ipotetico terzo capitolo per addentrarsi ancora più a fondo in questi temi.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

ULTIMI ARTICOLI

joker