È arrivato finalmente in sala l’ultimo film di David Cronenberg, regista di cui si è parlato tantissimo lo scorso anno (anche se in maniera indiretta e trasversale) grazie al polverone suscitato dall’uscita di The Substance.
Il padre del body-horror, un maestro del cinema, un artista: eppure la sua ultima fatica, The Shrouds – Segreti sepolti, ha avuto una distribuzione davvero poco capillare nel nostro paese (che probabilmente non andrà più in là di una decina di giorni di programmazione). Detto tra noi: che senso ha riempirsi la bocca con il nome di Cronenberg quando poi, alla resa dei conti, non gli viene data la visibilità che meriterebbe? Fine della polemica.

Un nuovo film del maestro Cronenberg
Da sempre Cronenberg si è dimostrato più che un regista, riuscendo a trovare uno stile unico e strettamente personale, a tratti quasi filosofico. La sua intera filmografia è composta da tasselli che esplorano, ognuno in modo diverso, gli stessi temi ricorrenti: il rapporto che abbiamo con il nostro corpo, la relazione tra la carne e le nuove tecnologie, gli istinti sessuali più reconditi, spesso spinti all’estremo. In una carriera lunga 50 anni alcuni discorsi sono ovviamente mutati (un esempio banale è che la tecnologia degli anni ’70 era a dir poco diversa da quella di oggi), virando verso una visione nichilista e portando sullo schermo un mondo sempre più vicino a quello in cui viviamo.
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In questo senso Crimes of the future rappresentava la summa di questa sua filosofia personale e in qualche modo la chiusura di alcune tematiche che aveva esplorato per decenni. Cosa aggiungere perciò a un discorso perfettamente ellittico? Parlare di qualcosa che fino a quel momento era stato poco esplorato nella sua filmografia, ovvero il rapporto con la morte, e The Shrouds – Segreti sepolti racconta proprio questo.

Di cosa parla The Shrouds
Karsh (un Vincent Cassel che assomiglia davvero tanto al regista canadese) è un imprenditore che ha creato una nuova frontiera di business: i sudari da lui inventati permettono di osservare i corpi dei propri cari ormai defunti mentre si decompongono sottoterra.Â

Un’invenzione nata dalla sua necessita di rimanere vicino alla scomparsa moglie Becca (Diane Kruger).
Quando una notte un gruppo di vandali fa irruzione nel cimitero hi-tech di Karsh e distrugge alcune delle tombe, si aprirà per l’uomo un dedalo di cospirazioni e intrighi complottistici.
The Shrouds è un film che nasce da una perdita
In apertura si definiva David Cronenberg un artista, capace di filtrare la realtà e il vissuto attraverso le proprie opere. Alcuni film del regista canadese nascono proprio dall’esigenza di mettere su pellicola uno stralcio di vita privata per poterlo esorcizzare. Ne fu un esempio The Brood – La covata malefica, un film che parla (anche) di divorzio realizzato nel periodo in cui Cronenberg intraprendeva una dura battaglia legale con l’ex-moglie per la custodia della figlia Cassandra. Allo stesso modo The Shrouds nasce in seguito alla perdita della moglie, Carolyn Zeifman, scomparsa nel 2017 dopo quasi 40 anni di matrimonio.
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«Quando è morta ho davvero pensato che avrei potuto non fare più nessun film perché lei era così parte della mia vita», ha spiegato Cronenberg durante la conferenza stampa di presentazione del film allo scorso Festival di Cannes. «Ma poi ho avuto la sensazione di dover affrontare la questione del dolore, della morte e dell’amore e così ho iniziato a scrivere questa sceneggiatura basata in parte sulla mia esperienza di lutto».
Osservando le opere che il regista ha realizzato in seguito alla scomparsa della moglie Carolyn, si può notare come il tema della morte sia diventato il fil rouge di questa sua ultima parte di carriera, al punto da poterla definire quasi crepuscolare.
Cronenberg torna al tema della scomparsa
Nel 2021, in piena pandemia, realizza il minimetraggio The death of David Cronenberg, che definisce come «una riflessione sull’amore e sull’aspetto transitorio dell’essere umano». Nel 2022 esce il già citato Crimes of the future che, in parte, racconta la malattia terminale e la spettacolarizzazione degli interventi chirurgici che diventano performance art.
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Nel 2023, in collaborazione con La Specola di Firenze e la Fondazione Prada di Milano, imbastisce la mostra Cere Anatomiche, in cui riflette sulla vita e la morte da una doppia angolazione: da un lato quella scientifica e fredda delle cere viste come mero strumento accademico, dall’altro quella più calda e umana che fa delle statue opere d’arte. E ora The Shrouds – Segreti sepolti, che sviscera il desiderio di rimanere vicini a chi si è perso.

The Shrouds è un film sulla fine del corpo
La mutazione della carne, tema centrale della filmografia cronenberghiana, è qui rappresentata dallo sfacelo fisico del corpo in decomposizione a cui possiamo assistere in diretta, minuto per minuto, accedendo comodamente dalla app sul nostro smartphone. Da qui il secondo grande tema-cardine: la dipendenza dalla tecnologia e, più in generale, la connessione tra carne e macchine. Ancora una volta Cronenberg sfoca la realtà rappresentando un futuro (?) imprecisato che potrebbe essere appena dietro l’angolo o addirittura già realtà .
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Infine il tema dell’eros («Il suo corpo per me era il mondo» confesserà a un certo punto il personaggio di Vincent Cassell in una battuta straziante) che rimane una costante nel rapporto tra i due coniugi sia da vivi, sia da morti: il lento sfacelo delle spoglie di Becca, iniziato quando lei era ancora in vita (i parallelismi con alcune scene di Crash si sprecano), ancora in atto con la decomposizione, non fanno altro che alimentare e mantenere vivo il desiderio di Karsh.Â
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Qualcuno potrebbe travisare pensando a un desiderio di necrofilia; in realtà ciò di cui David Cronenberg ci sta parlando è un amore assoluto ed eterno che non si arrende nemmeno d’innanzi alla morte.


Genere: drammatico, fantascienza, noir, thriller
Titolo originale:Â The Shrouds
Paese, anno: Canada/Francia, 2024
Regia:Â David Cronenberg
Sceneggiatura:Â David Cronenberg
Fotografia:Â Douglas Koch
Montaggio:Â Christopher Donaldson
Interpreti: Diane Kruger, Elizabeth Saunders, Guy Pearce, Jennifer Dale, Sandrine Holt, Vincent Cassel
Colonna sonora:Â Howard Shore
Produzione: Prospero Pictures, Saint Laurent, SBS Productions
Distribuzione:Â Europictures
Durata:Â 116'
Data di uscita:Â 03/04/2025